“Celati da drappi luminescenti, nel nostro viaggio terreno, nascondiamo gli attaccamenti che ci sono cari, come idoli, o immagini ” insostituibili”.

Questi ” idola hominis” nascono dalla impropria enfasi di alcuni tra quelli definiti ” valori” che invece nel disegno divino hanno positività e ragione d’essere, nella loro purezza, integrità e verità.

Ad esempio il senso della propria dignità o autoaffermazione, la necessità di benessere economico, l’istinto del territorio o dimora privata, il piacere della vita, la necessità di relazioni appaganti, il desiderio di riconoscere maestri e guide per ricevere insegnamenti…

Diventano idoli quando rompono il disegno originario e assumono un influsso predominante, abnorme e cieco.

Non sono però uguali per tutti, ognuno ha i suoi propri idoli.     Che ciascuno esamini dentro di sè e si avvii alla necessaria opera di purificazione interiore e di affrancamento dalla cecità inconsapevole, in questo Tempo in cui le Maestrie di Luce lavorano per restituirci la Sovranità del nostro Essere.”

(Darshana-Stella del Melkisedek)