Ogni cosa é suono
“… In ogni aspetto della vita puoi trovare parti della tua armonia o dissonanza interiore…” (Darshanaji)
“… In ogni aspetto della vita puoi trovare parti della tua armonia o dissonanza interiore…” (Darshanaji)
Ascoltare per la prima volta i Raggi Tonali eseguiti da Darshana musiche originali, composte ed eseguite in stati espansi di coscienza, che generano “riparazione” della memoria cellulare e conducono l’ascoltatore in stati meditativi catartici di non-mente e ad elevati stati di “Presenza” sovramentale, evocando la Luce radiosa dello spazio omnipervadente e illimitato del Terzo Occhio e Ottavo Chakra, è un’esperienza diversa dall’ascoltare musica. Sin dai primi secondi, dalle prime note, risulta chiaro, non c’è una melodia narrante così come la tradizione musicale ha insegnato a seguire. Eppure esiste una coerenza, che permette un ascolto continuato, esiste una direzione, non percepita dalla mente unicamente esperta dei suoni prodotti dall’uomo. Può essere invece simile all’ascoltare i suoni prodotti dalla Natura, l’insieme complesso all’interno di un bosco al mattino, ad esempio , i silenzi tra un eco e il vento circondati da un paesaggio esteso, le onde del mare tra le grida dei gabbiani. Per tutto l’ascolto si è guidati da una spontaneità che emerge dopo ogni suono che contemporaneamente isola ed espande, mantiene un ascolto attivo ma senza la necessità di riconoscere una logica già vissuta, una storia raccontata.
Eppure un divenire è presente, si può avere la sensazione di esplorare con l’esecutore una dimensione ignota, ove ogni nota illumina un particolare e stimola l’attesa di un’altra nota, la scoperta di un nuovo elemento del paesaggio sonoro che si va formando. Durante l’esperienza si ha l’impressione che il dialogo mentale lasci lentamente spazio alla successione dei suoni, che nel tempo sembrano acquisire una coerenza nuova, una presenza che riduce progressivamente l’intensità del flusso dei pensieri, fino a raggiungere nelle fasi finali una completa immersione nell’ascolto, senza giudizio. Successivi ascolti, anche di una stessa traccia, permettono una veloce immersione nelle sensazioni e percezione createsi la prima volta, dove può capitare ad alcuni di trovarsi più concentrati sulle singole note, sui particolari di accordi e dissonanze, quasi a trovarne nuove sfumature. Oppure può succedere di provare una sensazione leggera e piacevole di raccoglimento, all’interno del proprio spazio mentale, come fosse una sistemazione organizzata, silenziosa.
Una volta conclusasi la traccia, è possibile fare l’esperienza di una profonda pace e silenzio interiore, circondati da un sottile sibilo percepito appena dietro le orecchie , che svanisce lievemente dopo pochi minuti. La muscolatura resta rilassata ed il corpo, la coscienza permangono in uno stato di quiete. A seguire, dopo un opportuno riposo per sedimentare l’esperienza, può risultare subito diverso, per alcuni, l’ascolto dei suoni naturali, quelli prodotti da uccelli, dalle onde del mare , dal canto dei grilli e cicale, oppure da oggetti metallici accordati come può essere una campana, una sensibilità nuova frutto del lavoro sulle energie interne, mosse dall’intervento dei Raggi Tonali di Darshana, che sin dal primo ascolto sono in grado di agire profondamente in varie dimensioni dell’essere, secondo il procedimento frattale olografico proprio di Eos-Energia Olografica Sistemica.
a cura del musicista Patrizio Colagiovanni
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APPROFONDIMENTI su Dissonanza e meditazione per la Coscienza Suvramentale
IL VALORE DELLA DISSONANZA -Cimatica e Suono
Della relazione tra suono e geometria oggi se ne ha una conoscenza diffusa grazie al lavoro della cimatica, un noto esperimento, la lastra cosparsa di granelli che prendono la forma di figure geometriche concentriche a diverse frequenze, o la bacinella d’acqua posta sopra un amplificatore che riproduce determinate frequenze, mostrano la natura fisica del suono ed il suo profondo legame con la realtà manifesta indicandone le fondamenta.
Le onde sonore si propagano attraverso l’aria tramite vibrazione secondo precise configurazioni, a volte simili a cristalli di ghiaccio, altre volte a mandala complessi a seconda della frequenza sonora emessa o della struttura fisica della fonte sonora.
Ma questi suoni che sentiamo provenire dal canto di alcuni uccelli o dalla percussione dei metalli emergono spontaneamente come espressione della natura delle cose, la capacità di intonare melodie così gradevoli all’ascolto non proviene certo da uno studio sull’armonia ma da un evolversi all’interno di dinamiche che connettono ogni sistema all’altro. La sensazione di benessere che si prova all’ascolto è legata, relazionata a queste disposizioni in figure geometriche armoniche, una progressione di suoni come una melodia può influenzare l’emotività, lo stato di coscienza entrando in risonanza con essi, come un riconoscimento,veicolando informazioni multidimensionali contemporaneamente a quelle acustiche tradotte dal cervello.
L’attenzione verso il suono ci ha permesso di creare musica come un linguaggio, in grado di evocare immagini e contesti grazie a quelle stesse dinamiche riscontrate nell’esperienza di vita e riconosciute nell’ esplorazione dei legami tra le note. La separazione dei suoni tra loro consonanti o dissonanti si ramifica in un’analisi sempre più accurata, e ripropone le stesse relazioni tra le parti osservate in tutti i sistemi. Il suono puro, la percussione di un cristallo o di un diapason, è in grado di evocare una sensazione, ha proprietà curative, esplorate profondamente in musicoterapia, che conferma le infinite corrispondenze tra il suono, la biologia degli esseri senzienti e la materia. D’altro canto, le dissonanze totali, ciò che noi chiamiamo rumore, generano repulsione e allontanamento dalla fonte sonora. Quindi dove nasce il linguaggio musicale? Dalle combinazioni tra suono e dissonanza, che nella loro esplorazione generano percorsi, complessità e ramificazioni tali da produrre ciò che noi oggi chiamiamo musica.
Ma queste ramificazioni, queste infinite possibilità che si confermano e si escludono secondo leggi e proprietà autoemergenti tendenti all’infinito, non sono la natura del suono. Siamo noi stessi, è il modo con cui osserviamo il Tutto, ed il Tutto ripropone noi stessi alle nostre percezioni.
L’attenzione dell’uomo verso questi fenomeni ne ha plasmato le parti a sua immagine e somiglianza, utilizzandole come materia prima per un immenso autoritratto musicale. Queste sono le fondamenta di ciò che chiamiamo Arte, l’uomo che esplora sé stesso tramite la Natura delle cose, l’interno osservato tramite l’esterno.
Risulta ben chiaro quindi come la melodia armonizzata di un brano musicale sia in grado di modificare profondamente l’animo umano, è letteralmente l’informazione di uno spostamento, di un percorso interno sperimentato dal compositore e veicolato attraverso il suono. Chiaro anche come diverse persone vivano esperienze diverse all’ascolto di una stessa melodia. Ognuno di noi, in un dato momento, esiste in una “posizione” interna diversa, uno stato diverso, e uno stesso spostamento produce effetti diversi.
Da qui è possibile fare alcune riflessioni. All’interno dell’universo musicale si può quindi osservare come le particelle sonore tutte siano fondamentali allo sviluppo di una melodia, di una costruzione armonica, per collegare specifiche tonalità è utile passare per determinate note, che prese singolarmente non hanno effetti particolari o desiderabili. Queste note, queste dissonanze sono necessarie ai fini del dialogo musicale, sono parti che collegano le varie tonalità alle altre e ne permettono la corretta posizione nel tempo, danno il senso di dinamismo e di progressione, oltre che espandere enormemente il campo di esplorazione e le possibili combinazioni.
Equiparando l’universo musicale alle nostre realtà emotiva e psichica, in quanto loro creatura, è possibile intuire quanto sia utile provare a pensarne gli aspetti dissonanti come parti di un insieme armonico. Piuttosto che analizzarli singolarmente, provare a collocarli all’interno del proprio spazio interiore dove la loro dissonanza abbia un senso, un respiro tra le consonanze in attesa di una visione d’insieme più ampia. Quindi, esattamente come per la musica, rendendo queste dissonanze funzionali più che indesiderate. Operare in tal senso sul proprio mondo interiore, su ciò che è considerato gradito o meno, può essere utile per raggiungere una più ampia accettazione di sé che sia allo stesso tempo un riconoscersi melodia partecipe di un’opera infinita in continua evoluzione, riconsiderando ogni nota che emettiamo, ogni pensiero, azione, come utile, come parte attiva nell’intreccio armonico del Tutto, come granelli di sabbia di un Mandala tibetano che riproduce l’Universo.
La scienza ha evidenziato come l’essere umano nasca con ottime capacità di riconoscere il suono puro come gradevole, come fonte di benessere, o come possa sin dalla nascita abbinare una melodia ad un’emozione, a qualcosa che vive all’interno di sé, capacità che l’avanzare dell’età in un’esistenza lontana da stimoli creativi o in una mancanza di ascolto partecipato tende a diminuire. Chiaramente è necessaria una certa cura di sé stessi per mantenere attivo tale ascolto, un’attenzione non diversa da quella suggerita dai facilitatori spirituali.
Per alcuni può quindi essere d’aiuto un approccio al giudizio che permetta di pensarsi come strumento intento a musicare la propria personale melodia ove ogni nota, quindi ogni gesto o scelta, ogni pensiero, è funzione di un’armonia universale, di una struttura fluida, un equilibrio in continuo divenire tra ordine e caos, tra dissonanze e consonanze modellate continuamente da ogni particella esistente in relazione con le altre.
Può essere una fonte infinita di benessere ascoltare sé stessi ed il Creato suonare la musica delle Sfere, in ogni istante della propria esistenza.
a cura del musicista Patrizio Colagiovanni
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APPROFONDIMENTI su Dissonanza e meditazione per la Coscienza Suvramentale
musiche originali, composte ed eseguite da Darshana in stati espansi di coscienza, in compenetrazione con Maestrie di Luce e con la vibrazione di EOS-Energia Olografica Sistemica, che generano “riparazione” della memoria cellulare e conducono l’ascoltatore in stati meditativi catartici di non-mente e ad elevati stati di “Presenza” sovramentale, evocando la Luce radiosa dello spazio omnipervadente e illimitato del Terzo Occhio e Ottavo Chakra.
venerdì 22 febbraio 2019 ore 20,30-22,30
via Garibaldi 18 -Colle Val d’Elsa (Siena)
Il Bagno Armonico del Gong nelle sue straordinarie vibrazioni è un’esperienza intensa e avvolgente, dal sorprendente potere curativo.
Il Gong, molto più di un semplice strumento musicale, è utilizzato con grande efficacia anche nella pratica dello yoga e a fini terapeutici.
Nella musicoterapia, nelle pratiche spirituali, nei percorsi di benessere acquista sempre più importanza la ricerca e l’utilizzo del potere della vibrazione per armonizzare e riequilibrare il corpo e non solo. Le onde sonore stimolano la nostra pelle in modo simile al massaggio, producendo effetti sugli organi corrispondenti; frequenze particolari guidano la mente a rilassarsi e focalizzarsi; i suoni di particolari strumenti possono innalzare lo spirito verso il trascendentale. Alcuni esempi di noti strumenti dalla potente vibrazione sono le campane tibetane, i didgeridoo australiani e, in modo particolare, il Gong.
E’ uno strumento molto antico, di origine incerta, la sua presenza è però rintracciata in numerose culture. Si valuta che esista fin dall’Età del Bronzo (tra il 3000 e il 2000 a.C.), che fosse usato dai Romani come strumento di segnalazione, dai Greci per intimidire i nemici . Proprio dalla Grecia potrebbe essersi diffuso verso l’India nord-occidentale. Le prime menzioni vere e proprie del Gong come strumento musicale e rituale vengono da una zona della Cina tra il Tibet e la Birmania, dove si pensa che il Gong sia arrivato attraverso l’India e l’Afghanistan. Oltre che in Asia e in Europa, il Gong è conosciuto e usato per scopi rituali anche in Africa e in Sud America. In molte di queste civiltà il suono del Gong era ed è considerato magico.
Si consiglia abbigliamento comodo, un cuscino, una coperta ed una bottiglia d’acqua da “informare” con le vibrazioni dei Gongs.
Posti limitati – PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – entro mercoledì 20 Febbraio
In collaborazione con centro Theatrikos-ArtSpaceCreAttivo
INFO e ISCRIZIONI: richiedi attraverso il form di contatto di lato
PROGRAMMA
Ore 9,15 apertura segreteria
Ore 10 Inizio prima parte
Darshana: “Il tempo del Suono è Luce Vivente”
Le dodici porte della Realizzazione
Insegnamenti, meditazione, trasmissione di energia e attivazione dei centri energetici
SINTONIA RADIANTE PINEALE- Risveglio Ghiandola Pineale e Ottavo Chakra
Eos la guarigione del Terzo Millennio
Ore 11,30 pausa
Ore 12
Il Suono della Luce “Oh Amata Divina Presenza”
Insert musicale- Esecuzione voce e tastiera: Giordana Moletta
Ore 12,15
Trasmissione di energia dal Campo di Coscienza degli Elohim di Luce e del Melkisedek Sempre Veniente: Darshana suona dal vivo in stato espanso di coscienza:RAGGI TONALI – Musiche non duali, emisferi sincronici
Ore 12,45
CORI DI LUCE EOS un coro di voci e mantra per la Nuova Umanità
Esperienza collettiva con la direzione musicale di Giordana Moletta
Ore 13,15 Pausa Pranzo
Ore 14,15 Inizio seconda parte
Il Suono della Luce “Oh Amata Divina Presenza”
Insert musicale -Esecuzione voce e tastiera: Giordana Moletta
Darshana : “La mia spada è la Luce.La mia Forza è la Fede”
Una via di trasformazione e Risveglio
Il codice di Luce della Nuova Genesi
Acqua di Luce e varie forme di EOS
Meditazione guidata collettiva:“ Unione Alchemica-Integrazione degli Opposti-Emisferi Sincronici”
Esperienza canalizzata dei Raggi Tonali con persone del pubblico
Trasmissione di energia pranica EOS
Ore 16,15
Gong Planetari
un bagno di armonia con i suoni cosmici
Esperienza collettiva guidata da Giampaolo Plata
Ore 16,45
Pausa con distribuzione Acqua di Luce EOS
Ore 17,15
CORI DI LUCE EOS un coro di voci e mantra per la Nuova Umanità
RAINBOW CHORUS le voci angeliche di 21 bambini arcobaleno
Esperienza collettiva con la direzione musicale di Giordana Moletta
Ore 18,00 Saluti Finali
STRUMENTISTI
Raffaella Corbetta – Arpa Celtica
Vanessa Degani – Arpa Celtica
Gabriele Mari – Violoncello
Emanuele Borsati – Percussioni
Davide Vernacotola -Tastierista
Giordana Moletta – Canto/Tastiera
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INGRESSO LIBERO– ad offerta consapevole
fino ad esaurimento posti
PRENOTA la tua partecipazione compila il form di contatto
Milano 15 Ottobre 2017
ore 10-18
Metodo EOS-Un nuovo Seminario di Iniziazioni e Insegnamenti
Potente allineamento dei centri energetici alle vibrazioni del Risveglio e dei reami di quinta, sesta, settima dimensione e superiori
Divieni Donatore di Luce EOS
La Nuova Era delle tecniche energetiche per il Corpo Multidimensionale
Un metodo che sta cambiando la vita di migliaia di persone