Sperimentare la sofferenza che spesso si può verificare in un rapporto, in una relazione, appare difficile.

Si preferisce colpevolizzare, o scappare, o aggredire, rimpiangere, criticare, tradire…

Quella sofferenza è uno specchio di ciò che devi poter riconoscere in te. In quello che ti aspetti dagli altri, in quello che vuoi in un rapporto, dimenticando che il tuo volere è un aspetto di una personalità che chiede e non un atto d’amore privo di ego e di “bisogni” che tu scambi per desideri.

Il desiderio è un moto spontaneo dell’essere ma se non è evoluto diventa brama, compulsività a pretendere di essere visti, ascoltati, amati, curati..fino a somatizzare azioni, malattie, pensieri, modalità comportamentali che ti fanno tiranno verso la relazione e non un libero pensatore che esprime la sua libertà nel rispetto e nella verità reciproca.

Dunque la sofferenza..non è che una prova della maturità con cui affronti la vita e le relazioni, a cominciare dalla relazione con te stesso e le menzogne che ancora ti racconti…per non soffrire…

Sei diverso dall’altro ma in questo puoi trovare una ragione di unione che solo la libertà da te stesso può donarti.

La pace interiore allontana inutili problemi e permette la nascita di una nuova fiducia in se stessi, respingendo dubbi e ansietà.

La centralità dell’essere può essere rggiunta senza lotta,senza dimostrazione di forza, poichè nasce dalla fiducia nella tua propria forza.

Sarà un Risveglio verso un nuova consapevolezza.