Il termine sincronicità, molto in voga anche nella New Age, viene usato intorno al 1950 per la prima volta dallo psicanalista C.G. Jung, spessissimo però lungo la via spirituale, la via energetica, la parola sincronicità è divenuta sinonimo di magia divina, di incontro divino, di qualcosa che accade simultaneamente e quindi sta a significare un incontro con la divinità.

La sincronicità in realtà, possiamo definirla anche una “coincidenza” cioè qualcosa che accade similarmente oppure accade contemporaneamente per una simbologia simile, quando, ad esempio, stai pensando ad una persona e squilla il telefono e quella persona ti sta chiamando o ti ha appena inviato un messaggio sul cellulare, questo è un esempio un po’ banale, semplice, ma il fenomeno della coincidenza è proprio estraneo alla mente umana perché l’individuo non riesce a darsene pienamente ragione e, in qualche modo, lo affida genericamente ad un disegno del destino, in realtà il destino, il fato, il volere del divino è più un’idea legata ai popoli occidentali antichi. In Oriente il fenomeno della coincidenza o della sincronicità viene spiegato in base alle Leggi karmiche. Dopo la cristianità, questi fenomeni a volte anche molto vistosi venivano considerati come messaggi del volere divino. Le sincronicità e le coincidenze accadono allora per volere divino? Accadono perché c’è come una sorta di magia, una sorta di fatalità che le fa accadere? Io so che sono sicuramente legati a fenomeni della coscienza. La persona che è più cosciente, che ha maggiore consapevolezza degli accadimenti presta più attenzione al fenomeno della coincidenza, lo considera come un segnale, come un messaggio; le persone meno consapevoli molto spesso non ci fanno neanche caso oppure non ravvisano nella coincidenza un insegnamento, una possibilità del destino che dà come una conferma su qualcosa che ti riguarda da vicino.

Sicuramente una coscienza più matura, con una maggiore consapevolezza presta più attenzione infatti, per ottenere i risultati migliori da questi fenomeni, vere e proprie tracce che il nostro inconscio o destino ci riserva, è proprio quello di cominciare a pensare in modo diverso dalla massa, cioè la maggioranza delle persone non ci presta attenzione ma voi che fate un cammino di consapevolezza di crescita dovreste poterci prestare attenzione, perché sono dei segni, sono dei messaggi, bisogna imparare a pensare diversamente, dimenticare un po’ i luoghi comuni per imparare qualcosa di nuovo, imparare soprattutto a pensare in maniera diversa, bisogna muoversi verso la conoscenza di nuove strade, è fondamentale nel proprio cammino sperimentare, curiosare, conoscere ma anche prestare attenzione in maniera diversa, non essere superficiali.

Il fenomeno della sincronicità, della coincidenza è legata ad una buona sintonia con le Leggi Universali, anzi più sei in sintonia più la sincronicità accade, e poi non è più una magia cioè tu non la vedi più come quella casualità magica che ti fa anche meravigliare, ma diviene quasi la prassi quotidiana, quando tutte le cose si incastrano perfettamente senza che tu faccia niente di particolare. perché la sintonia con le Leggi Morali, con le Leggi Universali proprio grazie ad un percorso di conoscenza, ad un cammino spirituale, ad una via di consapevolezza, diviene sempre più armonico.

Questa sintonia con le Leggi Universali diventa sempre più armonica e in equilibrio, tutto accade con un perfetto incastro: non puoi partecipare a quel seminario perché hai un impegno di lavoro a cui non puoi rinunciare? Ti telefonano e ti dicono che per quella giornata l’ufficio è chiuso perché ci sono degli improvvisi lavori di ristrutturazione e guarda caso tu sei libero per fare il seminario e quindi in quel caso quella coincidenza è una strada spianata perché evidentemente quella giornata doveva essere dedicata a te, cioè la Legge Universale, la Legge Morale, la Legge Divina ti dona una possibilità, però sta a te riconoscerla, sta a te ringraziare, sta a te farne un vero e proprio bagaglio di conoscenza. C’è una piccola modalità, che a me è sempre piaciuto attuare, avere vari quadernini di appunti, perché il percorso spirituale è un percorso di conoscenza ma è anche un percorso di studio: come ti puoi accorgere se stai procedendo per il meglio?

Forse quando guardandoti indietro o leggendo alcuni tuoi vecchi appunti, i sogni che hai trascritto, determinati avvenimenti, scopri nel tempo che tutto è legato da un filo rosso che non è solo il destino, il fato dell’antichità che sopraffà l’uomo ma è il destino che tu crei con le tue singole azioni proprio perché le hai davanti come uno scenario. Uno degli Insegnamenti della Forma di Guarigione Olografica che reco nel mondo, è: “Tutti i multiversi sono sincronici con la Creazione” quindi la sincronicità è qualcosa che fa parte del messaggio della Luce proprio perché la Luce è istantanea e illumina tutte le cose istantaneamente, sincronicamente.  Semplicemente scrivetevi tutte le coincidenze che potete avere, che vi risultano tali, scriverle a mo’ di piccolo diario personale, scrivete tutto, anche la data di quando è accaduto e anche un breve appunto, ogni volta prendete il vostro piccolo diario e ve le segnate (data, evento, che cosa è accaduto, ecc.); dopo un po’, 2 o 3 mesi vi accorgete che queste coincidenze diventano cicliche, quindi cominciate a capire che non sono solo una casualità ma potrebbero quasi divenire causali e qui ci riallacciamo al concetto orientale della nota karmica, come io la chiamo, cioè quello che riguarda la causalità degli accadimenti nella tua vita che si ripetono o che appunto divengono continue coincidenze, continue ripetizioni perché sono un insegnamento.

Tutti i fenomeni extra ordinari, fra cui proprio l’intuizione premonitiva, il messaggio che arriva come intuizione, come veggenza, che tutti possono avere, passa attraverso i fenomeni sincronici, attraverso il fenomeno della coincidenza, della sincronicità perché è il messaggio dei tuoi più alti Sé, cioè di quella tua parte divina che tutto sa, che tutto conosce, che già sa, che già vede, perché lo vede dal punto più alto.

E allora ecco che se tu annoti giorno dopo giorno, mese dopo mese, dopo un po’ vedi che c’è una ciclicità che si ripete, scoprirai che ci sono molti eventi paralleli che tu puoi osservare e che sono veramente dei grandi insegnamenti, è l’esperienza personale, e gli eventi paralleli si sono verificati nello stesso mese dell’anno e più o meno negli stessi giorni benché si siano verificati a distanza di uno o due anni o anche a distanza di molti anni e allora quegli eventi paralleli dovevano essere sicuramente un avviso, una raccomandata dell’Universo che non sei mai andato a ritirare alle poste del cielo, e che quindi è ritornata indietro, ma poi te la rimandano, te la rimandano continuamente. Se tu ne prendi nota negli anni puoi vedere che questi eventi paralleli sono sorprendentemente delle coincidenze con dei risultati incredibili e molti dei risultati che tu hai ottenuto sono proprio dovuti a queste coincidenze, che non sono poi soltanto aspetti del tuo cammino individuale ma anche di quello delle persone accanto a te, perché riguardano appunto, persone, luoghi, situazioni quindi entri in sincronicità con eventi che riguardano te ma anche altre persone e situazioni con le quali sei entrato in contatto. Questo aspetto evolutivo è molto più ampio di quanto tu possa immaginare e io credo che sia davvero una grande meraviglia!

Una maggiore consapevolezza porta ad uno sviluppo maggiore dell’attenzione verso questi fenomeni quindi uno sviluppo anche del terzo occhio, della capacità intuitiva, bisogna dire che gli antichi (Aristotele, Platone) già avevano compreso questo anzi, Aristotele diceva che niente accade a caso quindi ecco che non c’è una casualità degli eventi, tutto accade perché c’è una ragione sempre, per Aristotele era un assunto, ogni esperienza della tua vita è progettata da una Forza più grande di te, la vuoi chiamare destino o fato o legge karmica oppure messaggio divino ma secondo Aristotele questa Forza è l’energia del Cosmo ed è stata progettata esattamente per ciascuno per formarti, per aiutarti a conoscere poiché c’è la necessità di evolversi in forme sempre più evolute, sempre più alte, sempre più potenti cioè acquisire sempre maggiori potenziali.

Pensate, se noi vivessimo proprio nell’affidamento più totale, la sincronicità sarebbe una regola quotidiana che accadrebbe continuamente generando il fare senza nulla fare, un altro dei più grandi assunti della filosofia Zen.

Darshanaji- tratto da Incontri di riflessione meditativa in Omnia-Accademia del Risveglio