“E noi, nel cercare Dio, in realtà non stiamo cercando Dio : stiamo cercando la nostra fede. Perché Lui c’è, c’è sempre stato e sempre ci sarà.
E’ come se dovessimo mettere alla prova la nostra capacità di vederlo, la nostra capacità di sentirlo, la nostra capacità di percepirlo, la nostra capacità di abbracciarlo, la nostra capacità di nutrircene. Lui è là, anzi; più che là, Lui è qui.
Perché tua Madre è dove sei tu! Noi, in questa ricerca di Dio, altro non stiamo che cercando noi stessi. E più noi ricerchiamo noi stessi, più Dio è presente in noi. La ricerca di sé contiene in sé lo spirito del Sé.”

Le più recenti scoperte della fisica quantistica confermano le visioni  mistiche dell’antichità presenti nei simboli degli archetipi, dalle mitologie all’alchimia, in che modo Eos esprime la natura simbolica dello spirito?

Con l’energia Eos attraverso la geometria sacra dei suoi Simboli e la sua sequenza di movimenti sacri scaturiti dai simboli stessi, colmi del Soffio dello Spirito, con la funzione reale di benedire, consacrare e spiritualizzare il mondo fenomenico e immanifesto, agiamo con un processo alchemico che ritorna all’Energia Pura, per ricreare l’Essere Adamantino, il Vajrasattva, il Buddha della purificazione e della guarigione. L’iniziazione-attivazione dei chakra che opero sulla persona, facendo uso dei segni dello Spirito-Fonte, equivale alla discesa dell’alchimia della Grande Opera, per cambiare e ampliare nel risveglio la percezione dell’umanità del Terzo Millennio. Noi attiviamo parti subatomiche di noi stessi che facilitano l’intreccio con altre parti subatomiche del campo permettendo stati di entanglement su diversi livelli dimensionali, oltre la dualità della mente.

I mistici, gli yogi, gli illuminati entrano in uno stato alterato di coscienza per comprendere ciò che la mente, come struttura sinaptica elettrica non può comprendere ma solo sperimentare in uno stato di risveglio. Vedi Cap. IV

Dio non ” esiste” se non attraverso di me, attraverso noi stessi, attraverso ogni cosa in questo creato, Dio è la Fonte e si manifesta in ciò che vediamo, in ogni cosa che guardiamo, in ogni cosa che creiamo, in ogni pensiero, atto nostro, in ogni singola particella di natura, di mondo, di galassia, di Universo… la Forma che tutto crea in un flusso costante, un immenso frattale che riproduce se stesso in ogni istante”

Se l’universo è in qualche modo una struttura olografica, la consapevolezza deriva e dipende da essa. Le teorie basate sul paradigma olografico possono portare a leggi e comprensioni unificate della coscienza e dell’universo?

Numerosi sono gli esperimenti scientifici che hanno evidenziato come qualunque pattern di memoria, come ad esempio la mente umana ed animale, le proprietà chimiche, i loro stati e le loro catene reattive e di consolidamento, i cromosomi, il DNA, l’RNA, così come le leggi fisiche con un senso temporale, sono simili ed esprimibili come una serie di fronti d’onda l’insieme di punti che vibrano concordemente in posizione di equilibrio assumendo lo stesso valore in ogni istante- e che permeano il tutto interagendovi.

Il mondo come lo pensiamo nella “realtà” è un’illusione. Non esiste un vero e proprio spazio tridimensionale o quadridimensionale, né esiste il tempo, c’è solo un tutto senza parti distinte, formato da infinite onde o stringhe che interagiscono in una serie dinamica di movimenti e trasformazioni connaturate ad un eterno presente che non diviene, ma cambia. Una coscienza-vibrazione: la forma è infatti solo un’area vibrazionale più densa del campo energetico unificato. 

Noi viviamo e sperimentiamo un livello illusorio della realtà effettiva, qualcuno la descrive anche come una Matrix simulazione di un computer “universale”. Anche il Buddhismo Zen nei sui antichi insegnamenti descrive la realtà come illusoria. Nei Veda si parla di un assoluto che è ovunque, in una sorta di principio di non-località quantistica, nel qui e ora.

La nostra mente, la nostra consapevolezza, il corpo stesso altro non sono che riflessi, immagini e ologrammi del vero mondo reale che possiamo solo immaginare ma che dobbiamo poter finalmente sperimentare come un cammino di risveglio e realizzazione del Sé, anche con l’aiuto della scienza, ma ciò può accadere solo attraverso una via dello spirito, così come insegnato nell’apprendimento del Metodo Eos.

“… Il Respiro dell’Universo é ciclico, tra una fase di inspiro -contrazione e di espiro-espansione c’è un attimo di apnea. In quello spazio di vuoto cosmico dobbiamo poter generare l’Azione Consapevole.

E’ un momento di apparente silenzio dove il fuoco alchemico, trasmuta e divora, rigenerando la ciclica ruota del tempo tra le leggi della Creazione e la Caduta.
Oltre ogni misura di spazio -tempo il principio del Non Nato genera il Silenzio.
Ogni cosa apparentemente nel Caos prepara il Non-Tempo. La Babele dell’apocalisse elettronica limita il fluire della vostra Volontà…”

©Darshana P. Tedesco, tratto dal libro ” EOS- Il Codice di Luce della Nuova Genesi-Una via di trasformazione e risveglio” Ed. L’Età dell’Acquario