By Darshana

“Gli animali sono anime sacre”, mi risuona questa frase giuntami in meditazione.

Ho due cagnette meticce: Trilly e Luna,amiche quotidiane e dispensatrici di tenerezza e amore. Sono anime sacre per me, nella loro intuitività e sensibilità, che si mostra con l’amore incondizionato.

Trilly è la più anziana, sedici anni, e nell’ultimo anno ha evidenziato una forte infiammazione ossea che la porta ormai a zoppicare con dolore e a fare molta fatica nel camminare. Ha un grande coraggio e ha trovato un suo sistema di movimento che le compensa l’andatura sofferente. La curiamo con amore che lei ricambia con una dolcezza struggente.

Krishna  e gli animali sacri

La cagnetta Trilly

Pochi giorni fa un mio vicino di casa, di 75 anni, acculturato e impegnato nel sociale, nel vederla così zoppicante e affaticata nel fare pochi passi, mi dice convinto:” Perché non la fate sopprimere?” Io lo guado sorpresa, non mi sarei mai aspettata da un uomo intelligente, una domanda così crudele. “ Io sono per l’eutanasia” continua giustificandosi. Gli rispondo secca:” Allora dovremo sopprimere anche te, che hai un’artrosi deformante al ginocchio e hai la tua bella età”. Il silenzio che ne seguì credo che gli sia stato d’insegnamento.

In questo articolo vorrei evidenziare il valore della vita e il rispetto che dobbiamo ad ogni essere vivente. Non intendo sollevare un dibattito sull’eutanasia o sull’accanimento terapeutico, che pure sarebbe interessante se lo estendessimo anche agli animali che ci sono vicini, come facenti parte della famiglia umana, ma al contrario evidenziare come molto spesso vengono trattati gli animali domestici al pari di  “ oggetti”, di cui liberarsi se diventano impegnativi o richiedono cure.

Io e la mia cagnetta Luna

La vita ha un valore in sé, in qualunque regno vivente sia vissuta. Mi viene anche da pensare a questa società usa e getta che ha paura della malattia ( nonostante l’abbia generata proprio con la sua aberrazione consumistica) ma anche ha paura della vecchiaia e della morte. Il mito dell’eterna bellezza impera nei media, una immortalità plastificata, di volti anonimi scolpitidalle mani sapienti (?) di chirurghi estetici assetati di denaro e di fama.

Quando al mattino faccio la toletta alla mia cagna Trilly, la vedo come un’anziana nonna, un po’ sorda, un po’ cieca, traballante, ma così simpatica, dolce, che ha ancora un ottimo olfatto per annusare con piacere cose buone da mangiare,  e se mi vede arrivare da lontano, ancora si protende verso una corsa, incerta e dolorante ma gioiosa nel vedere la padrona, dimenticando i suoi acciacchi, e per pochi attimi le sue orecchie svolazzano come leggere farfalle. Non voglio pensare a quando mi lascerà per sempre, desidero solo prendermi cura di lei  e sentire il suo abbaiare al vuoto.

L’altra mia cagnetta Luna, è un essere davvero speciale, è la mia ombra, mi protegge e medita con me…

Il discorso si farebbe molto lungo…nel mio giardino ho un punto dove abbiamo seppellito sotto un manto d’erba e piante varie,  i coniglietti, gli uccellini, la gatta Stellina…i fratelli animali che ci hanno fatto compagnia, una famiglia allargata che rimane impressa nell’album del cuore.

 

Gli animali sono anime sacre, spesso reincarnazioni di guide di luce, che ci vengono “ donati” dalla vita.

Il rispetto che dobbiamo agli animali è lo stesso che dovremmo per un parente, per una persona cara, poiché fanno parte a pieno titolo della nostra comunità umana terrestre e sono partecipi del cambiamento evolutivo in atto nel nostro pianeta .