Sguardo Cosmico

Creatori di Sogni

Sonno e veglia sono fatti della stessa materia.

Siamo creatori sia nella veglia  che nel sogno dove non  stiamo solo elaborando esperienze ma stiamo creando realtà parallele. Sognare il Sogno.

I sogni sono una porta verso il cielo.

E quando ti disperdi nell’Immenso sogni Dio stesso.

Il Dio vivente in Te!

© Darshana degli Elohim di Luce-Stella del Melkisedek

 

“Siamo fatti della stessa materia
Con la quale son fatti i sogni;
E la nostra piccola vita
E’ avvolta nel sonno.”

W. Shakespeare

Di |2017-10-06T17:22:58+00:00Febbraio 9th, 2015|Pensieri di Luce, Sguardo Cosmico|0 Commenti

LA LUCE ORIGINARIA – Ologramma di ciò che è, è sempre stato e sempre sarà.

di Darshana Patrizia Tedesco

Prima Parte

L’Uomo della Nuova Era . Un Uomo Nuovo che presenta nuove caratteristiche, lo stiamo vedendo, stiamo affrontando grandi cambiamenti del Pianeta, magari tutti voi siete già un po’ sul cammino, già un pò esperti di cose energetiche, oppure no, semplicemente siete curiosi della vita e vi accorgete che qualcosa sta cambiando. (altro…)

Di |2017-10-22T17:49:09+00:00Novembre 10th, 2014|Sguardo Cosmico|0 Commenti

Quintessenza:alchimia dell’Essere

L’Unità di tutte le Energie è la Quintessenza, alchimia profonda , il grado massimo, perfetto, di ogni Manifestazione.

Quella sostanza intima, distillata, che è la Sostanza di tutte le Cose, il supremo livello di impressione ed espressione.

Lasciare che l’intera Tua materia con i suoi riflessi, con tutti i suoi corpi,  si abbandoni alla trasparenza che anima la Bellezza e la Verità, elementi costitutivi dei Mondi, per esprimere la pietra filosofale del tuo Essere Risvegliato.

Allora sarai padrone del Tuo Universo, nei Multiversi della Creazione.

© Darshana degli Elohim di Luce-Stella del Melkisedek

Di |2017-10-06T17:22:58+00:00Novembre 4th, 2014|Sguardo Cosmico|0 Commenti

Prendete, mangiatene e bevetene tutti

La Natura terrestre e l’Universo sono la cornucopia della Creazione.

Le mie due cagnette giocavano in giardino al primo sole del mattino. Dall’albero di susine è caduto un frutto e la cagna più anziana lo ha annusato. L’altra, con fare curioso, si è avvicinata. L’anziana ha ringhiato: preciso segnale di off limits. «Questo è mio!» ….Ha sembrato proferire, addentandolo.

La piccola l’ha guardata come se non ci credesse. – «Ma come! Un attimo fa giocavamo e ora, per una susina, la nostra amicizia e fratellanza va in frantumi?- »

Di lì a poco un altro frutto cade poco più in là. E allora questa volta la piccola fa per afferrarlo, ma la cagna grande ringhia di nuovo. – «Molla l’osso, anche quello è mio!», – sembra urlare legittimata dall’anzianità e dalla stazza. La piccola sospende l’azione, come se stesse pensando. Lascia la susina e si allontana. La grande si dimentica per un attimo la prima susina che già aveva sbocconcellato un po’ e si precipita ad afferrare la susina lasciata dalla piccola cagna ubbidiente che, però, furbescamente, con guizzo repentino, mentre la grande è intenta alla nuova susina, le sgraffigna la precedente e scappa via, mangiandosela in fretta, con gusto, quasi a sberleffo dell’amica che la guarda incerta sul da farsi.

Osservo con un sorriso la paradossale scenetta, pensando a quante volte anche gli umani giochino a farsi simili sberleffi, non rispondendo però solo a regole e codici di un istinto, ancora latente, dell’essere stati “bestie”, ma molto spesso, consapevolmente e con cattiveria, agiscono con stupida e aberrante avidità.

Mi avvicino all’albero e do un leggero scossone. Cadono giù una trentina di susine. Le cagne restano interdette. Corrono entrambe. La grande ne afferra una e ringhia forte. La piccola , timidamente, ne afferra un’altra. La cagna grande molla la susina che ha in bocca e abbaia, allora la piccola lascia cadere la sua susina e si allontana. La grande va ad afferrare proprio quella, noncurante del fatto che potrebbe scegliersene un’altra tra le tante cadute. Infatti, la piccola la guarda e di tanto in tanto sbircia la miriade di susine a terra. La grande, compiaciuta del suo territorio salvaguardato, si allontana mangiando la sua susina, frutto della sua autorità soddisfatta, mentre la piccola cagna rimane lì, tra le tante susine. Ne annusa un po’, si accovaccia e ne mangia un paio.

Mi avvicino, raccolgo le altre e penso: « “Ce n’è per tutti, come sempre”. »

Se solo l’Uomo sapesse riconoscere la cornucopia dei frutti della natura, senza selvaggiamente approfittare di essa e l’uno dell’altro, quei frutti basterebbero per tutti.

Non posso non pensare al messaggio del Maestro:

 Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto …”

Non era il suo corpo che offriva, ma il Corpus Dei! La NATURA!!

Il Corpo di Dio è la Natura, offerta agli uomini in sua memoria. Ci sono frutti per TUTTI! E piante e alberi e grani e terre. Prendetene e coltivate nell’abbondanza condivisa! Nella redistribuzione delle risorse, nel principio equanime della giustizia.

La Natura di cui essere custodi, in una più ampia visione galattica e non predatori scellerati che si uccidono tra di loro per un pezzetto di confine in nome di “territori” e leggi che recitano tolleranza, ma praticano guerre!

“…questo è il mio corpo offerto …” Il Corpus Mundi, il corpo celestiale dell’Universo, la magnificenza e il mistero del Creato e dei suoi abitanti!! In una convivenza armonica ed eterna.

” Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue …”

Quel sangue è il plasma della Terra, i suoi fiumi, i suoi laghi e mari, e ogni corso d’acqua che bagna le rive arse delle labbra del mondo.

Tra animali non si nega l’acqua. Branchi diversi di specie si abbeverano alla stessa fonte. E gli umani terrestri, invece, mettono lucchetti alle fonti, all’abbeveraggio energetico che garantisce il funzionamento delle sue industrie, a scapito delle brocche dei fanciulli inermi del mondo!

“...per la nuova ed eterna alleanza….”

Alleanza, condivisione, compartecipazione, cum passion…compassione.

Forse anche di questo parlava il Maestro, di un’ alleanza che significhi Unità di intenti tra tutti e non accumulazione tra pochi.

Il Patto di Alleanza Cosmica è il suono di una frase che per molto tempo è riecheggiata nella mia mente, nel ricordo delle mie prime canalizzazioni dal Melkisedek-Il Sempre Veniente.

Un nuovo patto andrà scritto tra i popoli di questa Terra, tra coloro che sapranno manifestare il senso profondo delle parole rivelate.

“...Fate questo in memoria di me.”

In memoria del Figlio di Dio come Figlio dell’Uomo.

Che sia preservata la memoria del Dono, della Vita e dei frutti dell’Anima, quando vivono in relazione armonica con il Tutto!

©Darshana degli Elohim di Luce- Stella del Melkisedek – agosto 2014

……………………………

Condivisione:

Leggete anche i versi della poetessa americana Patti Masterman, una poesia che ha

una certa affinità con questo articolo.

Corpus Mundi

We are the life’s blood of the corpus mundi

We are the consciousness that’s flowing itself

Through the labyrinth; the traffic that moves

Along the venues, carrying commerce of the living

And when we stop or die; replaced instantly by others

So that the greater organism does not cease

Because of a few omissions, or errors of code

As our body also is composed of many subdivisions and departments

And itself would not stop operating due to tiny flaws

And those parts too have their own mirroring armies,

Little foot soldiers, guarding the gates of the kingdom

Monitoring the blood flow that protects life, even as we

Ourselves, are the flowing blood of the corpus mundi.

By Patti Masterman

Di |2017-10-06T17:22:58+00:00Agosto 14th, 2014|Sguardo Cosmico|0 Commenti

IDOLI E FALSI IDOLI – Elohimstars

“Celati da drappi luminescenti, nel nostro viaggio terreno, nascondiamo gli attaccamenti che ci sono cari, come idoli, o immagini ” insostituibili”.

Questi ” idola hominis” nascono dalla impropria enfasi di alcuni tra quelli definiti ” valori” che invece nel disegno divino hanno positività e ragione d’essere, nella loro purezza, integrità e verità.

Ad esempio il senso della propria dignità o autoaffermazione, la necessità di benessere economico, l’istinto del territorio o dimora privata, il piacere della vita, la necessità di relazioni appaganti, il desiderio di riconoscere maestri e guide per ricevere insegnamenti…

Diventano idoli quando rompono il disegno originario e assumono un influsso predominante, abnorme e cieco.

Non sono però uguali per tutti, ognuno ha i suoi propri idoli.     Che ciascuno esamini dentro di sè e si avvii alla necessaria opera di purificazione interiore e di affrancamento dalla cecità inconsapevole, in questo Tempo in cui le Maestrie di Luce lavorano per restituirci la Sovranità del nostro Essere.”

(Darshana-Stella del Melkisedek)

Di |2017-10-06T17:22:58+00:00Luglio 25th, 2014|Sguardo Cosmico|0 Commenti

Bambini Indaco e Cristallo PIONIERI DI UN’EVOLUZIONE COSCIENTE

In questi ultimi anni, si è scritto molto riguardo ai bambini Indaco, ai bambini Psichici e, più di recente, ai bambini Cristallo.

Che si conoscano o meno queste definizioni, la maggior parte delle persone concorderà sul fatto che l’attuale generazione è molto diversa da quelle precedenti. In un certo modo questi bambini sembrano essere più svegli, più intelligenti e più saggi. (altro…)

Di |2017-10-22T17:49:23+00:00Maggio 20th, 2014|Sguardo Cosmico|0 Commenti

GUARIRE CON IL SUONO

Il suono fa parte non solo della nostra vita, ma ne accompagna ogni istante.

Che venga emesso con la voce o tramite uno strumento, è portatore di emozioni che, molto spesso, ci dirigono. Il bambino cullato dal canto della mamma si calma, così come i militari, al ritmo di una musica a due tempi avanzano con passo cadenzato, pronti al combattimento. Agendo sui nostri neuroni e i nostri comportamenti, il suono calma, dinamizza o destruttura. (altro…)

Di |2017-10-22T17:49:37+00:00Marzo 14th, 2014|Sguardo Cosmico|0 Commenti

Pensieri da nutrire

« Quando niente li obbliga a fare degli sforzi, gli esseri umani hanno la tendenza a lasciarsi andare. Hanno bisogno di difficoltà, di prove; a quel punto si riprendono e mobilitano le proprie energie per correggere la situazione.

Quando ci sono riusciti, si rilassano e ricadono nella negligenza e nella pigrizia. Non è bene adattare il proprio comportamento in base alle variazioni del mondo esterno.

Quali che siano gli avvenimenti, dovete continuare a fare degli sforzi, poiché sono questi a mantenervi in vita e in salute. Le condizioni migliorano? Le difficoltà si appianano?… Tanto meglio, ma non è una buona ragione per smettere di compiere sforzi fisici, affettivi e intellettuali. Ecco la regola per i veri spiritualisti.

La pratica spirituale è fondata su metodi semplicissimi, la cui applicazione però necessita di una grande perseveranza. Per acquisire la luce, la pace, l’amore e la forza, ogni giorno avete nuovi sforzi da fare: pensieri da nutrire, parole da pronunciare, gesti da eseguire.

Allora è Madre natura stessa a dirvi: «Riconosco quei pensieri, quelle parole e quei gesti: vibrano in armonia con ciò che di più bello e luminoso esiste in me. Ecco, ti do le mie benedizioni». »

Omraam Mikhaёl Aïvanhov

Di |2017-10-06T17:22:58+00:00Marzo 1st, 2014|Sguardo Cosmico|0 Commenti

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