Insegnamenti

FRAMMENTI DI ETERNITA’

Non possiamo cambiare il “fuori” se non facciamo un vero processo di cambiamento interiore. Dobbiamo cambiare frequenza alla paura, la paura è il livello più basso della scala emotiva.

Tutto ciò che vi invito a fare ora è vivere semplicemente l’esperienza, cioè di essere nell’ascolto, senza aspettarsi nulla, di vivere semplicemente l’esperienza di sentire le mie parole e soprattutto di stare nella frequenza, nella frequenza che il suono della mia voce può prendere. Attraverso questo suono potete percepire delle frequenze che sono frequenze di luce attraverso le quali i Maestri, che sono poi anche i vostri Maestri, i Maestri di tutti, possono darvi l’insegnamento o possono darvi quella qualità di luce di cui avete bisogno ciascuno in maniera differente in questo momento…..

tutto ciò che verrà detto e percepito è esattamente quello che deve arrivare a ciascuno di voi.

Per questo mi sono  messa in cammino, per dirvi a nome dei Maestri, degli Elohim di Luce, che c’è una storia, un linguaggio, una frase, una vibrazione, una frequenza che è conservata per ciascuno di voi, per ciascuno di noi.  Sette miliardi di persone, sette miliardi di messaggi e allo stesso tempo il messaggio è uno solo.

E’ come se per ciascuna persona ci fosse  bisogno di quella frase, di quel suono,  per far arrivare al nucleo, al centro esatto di se stessi, ciò che le maestrie oggi vogliono portare all’umanità.

Il lavoro di apprendimento è finito. Siamo stati allievi, discepoli, studenti, nella grande sala universale fino ad oggi e da oggi in poi stiamo per avere la laurea in maestria. Da oggi in poi siamo maestri nella  vita. Questo è il messaggio che le Guide vogliono portare e allora è come se certe parole, certe frasi, certe cose che già sapete dentro di voi, perché le sapete appartengono a noi come retaggio, come retaggio divino, come retaggio di appartenenti alla fonte, come retaggio di scintilla del grande fuoco universale. Certe parole sono già conosciute, è come se risuonassero dentro… niente di nuovo, se non quello che già conoscete e che è perso nella memoria delle ere, nella memoria delle vite che si accavallano a vite e qui e là lasciamo frammenti, pezzettini delle nostre anime. Frammenti che hanno vissuto dolore e che quindi hanno difficoltà a sganciarsi da quella che viene chiamata la matrice, Matrix. Sono frammenti d’anima che nel corso degli eoni del tempo abbiamo lasciato qui e là tra una vita karmica e l’altra…

Finisce una grande epoca, quella del Kali Yuga, un’epoca buia, per aprirsi verso una grande nuova epoca, quella del Sathya Yuga, l’epoca d’oro… Voi sapete che quando si viene al mondo si soffre, soffre la madre e soffre il figlio, la madre spinge ma se anche il figlio non spinge quel passaggio in quell’utero è stretto, buio, molto stretto, eppure quell’essere deve venire al mondo, perché quello è l’unico movimento che può rendergli salva la vita: venire al mondo, non può più rimanere dentro questo involucro.

Così sta accadendo anche per noi in questo tempo: dobbiamo venire al nuovo mondo, dobbiamo nascere al nuovo mondo ed è un cunicolo molto stretto quello che stiamo attraversando, che si chiama transizione.

Trenta, trentacinque anni dal 2012 in poi, che viene chiamata transizione, è un budello molto stretto in cui l’umanità dovrà sforzarsi per venire alla luce del nuovo mondo.

La Madre, Gaia, la Terra, la collettività umana si sta sforzando per far nascere il nuovo essere, ma è il nuovo essere che deve aiutare la madre in questo sforzo. Il nuovo essere siamo ciascuno di noi. Non è un impegno e una responsabilità solo di un collettivo fantasma, non è una responsabilità esterna a noi, a qualcosa di diverso di quello che siamo noi, è una scelta, una responsabilità individuale: venire alla luce, uscire dal buio dei pregiudizi, uscire dal buio della paura, uscire dal buio del giudizio, della sofferenza, venire alla Luce della Guarigione, dell’energia bio-cosmica dell’Amore, del Risveglio del Sè Divino…

©Darshana degli Elohim di Luce da ” Conferenze e Insegnamenti”

Di |2017-10-06T17:22:58+00:00Febbraio 26th, 2014|Insegnamenti|0 Commenti

Insoddisfazione

“Quando qualcuno si sente insoddisfatto, infelice, ha la tendenza
ad attribuire quel malessere a una mancanza, e attende che
qualcuno, o qualcosa, venga a colmarla. Ma la soluzione non è
questa. La soluzione è che egli stesso si decida a portare
qualcosa agli altri, ad aiutarli, a sostenerli, a consolarli, o
anche a partecipare alle loro attività. A quel punto in lui
inizierà a circolare una nuova vita, ed egli non avrà più
bisogno di nulla, poiché si sentirà appagato. Avrà capito che
quando si cerca di dare qualcosa di buono, già si incomincia a
ricevere. Prendiamo invece il caso di qualcuno che non dà
niente: anche se gli viene dato qualcosa, costui non riceve
nulla.
La vita è basata sugli scambi: ricevere e dare; dare per
ricevere. Se non ci sono più scambi, non c’è più vita. ”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Di |2017-10-06T17:22:58+00:00Febbraio 19th, 2014|Insegnamenti|0 Commenti

Venire alla Luce del Nuovo Mondo con il Cristo Manifesto

Il Tempo é ora.

“...Dobbiamo venire al Nuovo mondo, venire alla Luce del Nuovo Mondo guardandolo in faccia, guardandolo dritto negli occhi, senza scappatoie, altrimenti in quell’utero terra, in quell’utero madre non avremo più sostentamento…

La nuova specie è alle porte. Possiamo scegliere se divenire umano-divino o rimanere umano-umano.

… l’umano-umano ha un ancoraggio fortissimo all’esperienza della sofferenza, l’umano-divino contiene in sé il principio alchemico cosmico dell’amore, contiene in sé l’avatar della libertà, contiene in sé la Mukti della liberazione. Liberazione da cosa? Dal karma, dal ciclo delle vite. Liberazione dalla mente, la mente è il karma, il karma sono le vite, le repliche, la continua ciclicità di una storia sempre uguale, che cambia luoghi, cambia personaggi, cambia abito ma è sempre uguale… è un automatismo dentro un altro automatismo.

Ora siete qui e nella legge del Karma  non vi siete mai mossi di qui, siete sempre stati qua e sempre qui sarete. Muta il corpo, si disperde, si disintegra, si trasmuta, si trasforma, ma ciò che esso contiene è sempre lì, è sempre stato lì.

Questo è l’eterno presente, questo è il qui e ora. L’universo questo ben lo sa, ha un’unica grande legge: l’amore, l’amore inteso come energia che da vita, energia che si trasforma, energia che evolve, energia che è caos e ordine, caos e ordine, caos e ordine, questa è la ciclicità.

Ora entreremo nel grande ordine universale, che durerà molte migliaia di anni, in questo grande ordine la Nuova Specie si formerà nel nome del Cristo Manifesto, nel nome della Seconda Venuta, la Genesi del Nuovo Mondo...

…è la comunità umana che si fa uno. Questo è il tempo della nascita del Figlio come  famiglia umana, questo è il tempo della legge dell’amore. Il Tempo della realizzazione della Coscienza Cristica.

Tutto il cosmo ha sempre viaggiato su questa proporzione: energia = amore, amore = energia…

Bruciare il vecchio karma, cioè accelerare il processo collettivo di risoluzione del karma. Perché è così importante? Perché la legge dell’amore è Mukti, è liberazione. Risveglio, Realizzazione e Manifestazione

Perché abbiamo scelto questo tempo per incarnarci e non un altro? Perché siamo pionieri! Perché volevamo essere i primi!

Perché sapevamo che avremmo voluto consegnare la Nuova Terra ai nostri figli e al futuro dell’Umanità…”

Darshana degli Elohim di Luce- tratto da “Insegnamenti”

Di |2017-10-06T17:22:58+00:00Febbraio 10th, 2014|Insegnamenti|0 Commenti

Crea la tua vita

“….La cosa più semplice che le persone non comprendono é che ogni pensiero che formuliamo e ogni parola che pronunciamo creano il nostro futuro.

E’ come se i pensieri venissero proiettati nell’universo, venissero accettati e tornassero indietro sotto forma di esperienze.È molto semplice, ma la maggior parte delle persone fa fatica a comprenderlo.

Se puoi accettare questa semplice verità, cosa non certo facile da fare visto che sono in molti a trovarla ridicola puoi creare da te la tua vita, è letteralmente come se la dipingessi tu stesso.

Se accetti questo, puoi iniziare a creare coscientemente quello che vuoi
che accada nella tua vita.

Diventi consapevole di quello che non vuoi e che contribuisci tu stesso a causare.
Io penso che sia sempre esistita questa cosa, ma, per qualche ragione, in
questi ultimi vent’anni, l’universo vuole che tutti se ne rendano conto, o almeno quelli che sono pronti per farlo.
Molti di noi pensano di continuo, i pensieri ci si affollano in testa. Ma
non prestiamo attenzione a quello che pensiamo. Pensiamo e basta.

È necessario invece allenare la mente a riconoscere i propri pensieri.

“A cosa sto pensando? Voglio che questo pensiero si materializzi nella mia vita? Voglio vivere questa esperienza a cui sto pensando? E’ utile chiederselo di tanto in tanto.

Ci vuole un po’ per riuscire a farlo, ma se riesci a metterlo in pratica anche solo con le piccole cose, allora sarai in grado di fare dei cambiamenti.

Louise L. Hay “ Puoi guarire la tua vita

Di |2017-10-06T17:22:59+00:00Dicembre 16th, 2013|Insegnamenti|0 Commenti

Sofferenza e Sforzo- Dialoghi con gli Elohim

Dialoghi sull’Uomo con gli Elohim di Luce-Tramite il canale di Darshana degli Elohim di Luce- Stella dell’ Ordine di Melkisedek

Ci sono strutture della mente umana che sono ancorate fortemente all’esperienza della sofferenza.

Sia come attaccamento alla Memoria Mgnetica dell’Umanità di Specie Terrestre, sia come forma ancestrale del retaggio che é stato definito religione: forma-struttura dell’archetipo del divino.

Anche l’ esperienza della vita incarnata – azioni e pensieri di quella che definiamo vita umana,  insieme alla memoria cellulare  della vita karmatica o ciclo delle morti e rinascite contengono la matrice della sofferenza.

Essa é un patto generato dalla Falsa Mente, da una esperienza-idea della Natura  che si autogenera con “Sforzo”.

Natura intesa come organismo Gaia Pianeta Terra e come Natura Vivente dei Regni dell’evoluzione del Pianeta, tra essi il genere umano terrestre.

Lo Sforzo e la Sofferenza però non sono la stessa cosa.

……………………

Insegnamenti degli Elohim di Luce

Tramite il canale di Darshana degli Elohim di Luce

Stella dell’ Ordine di Melkisedek

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www.eos-energia-olografica-sistemica.org

Di |2017-10-06T17:22:59+00:00Dicembre 4th, 2013|Insegnamenti|0 Commenti

Abbandono di tutto e abbandono al Tutto

Un monaco domandò al maestro Hsuan-sha: “Che cos’è il sé?“.
E lui rispose: “A che ti serve?”.

La ricerca del Sè.

Una cosa è una risposta e altra cosa è il tacere delle risposte.

Una domanda è l’estrinsecazione verbalizzata dell’indagine intorno a qualcosa. Qui cominciano i problemi. Il fatto è che così la domanda si chiude in una strada senza uscita, perde la sua fonte di indeterminatezza e di vuotezza.
Si può anche dire che la meditazione sia una domanda, ma bisogna intendersi. Se diciamo: medito per rispondere alla domanda riguardo alla mia natura, allora mi svio.

La partenza può anche essere questa e certamente c’è del vero nell’accostamento tra meditazione e “conoscenza di sé”, ma non nel senso usuale e banale del termine. Quando uno dice: mi conosco, so come sono fatto. Ecco: non in questo senso. La meditazione non è la risposta alla domanda “Che cos’è il sé?”; essa non è la ricerca del sé, l’indagine intorno al sé, non è la riappropriazione del sé (quando ne sei stato disappropriato?), non è la risoluzione di un problema

. La meditazione non è la conclusione intellettuale ad una domanda altrettanto intellettuale. Questo modo di domandare va in realtà abbandonato: la meditazione è l’abbandono di tutto ciò, è propriamente arte dell’abbandono in sé e per sé.

Abbandono di tutto e abbandono al Tutto. Continuare a questionare (cos’è la realtà? cos’è il sé? dov’è la verità? …) significa ancora rimanere sulla soglia, è opporre resistenza all’esperienza trasformante. Trasformante cosa? Trasformante niente, si intende! È semplicemente dal nostro punto di vista illusorio che parliamo di trasformazione, ma nell’esperienza della meditazione lo riconosciamo tutti: non c’è nessun cambiamento, nulla che venga trasformato, ma solo un puro esperire, un semplice stato di essere e consapevolezza, un disincantato guardare e non un egocentrico fare coatto.
Il sé, la sua struttura, il suo significato, la sua realtà, … Tutto questo non va scambiato con una serie di dati, di informazioni interessanti da conoscere. “Che cos’è il sé?” non serve proprio a niente, non conduce a niente.

La domanda e l’esperienza sono l’una contraria dell’altra: se domandi, ti vieti l’esperire, lo blocchi e cominci a rimuginarci sopra. La meditazione è questo: esperire al di là del domandare. È accorgersi che il domandare è un circolo vizioso, assai allettante, fascinoso, ma che è una trappola insidiosissima per la mente. È l’ennesima scusa per rimanere a dormire.
La meditazione è arte di semplicità: non si ferma davanti a nulla. Solo ciò che serve è proprio ad essa, il resto non appartiene alla sua sfera. La meditazione è il tacere di ogni sovrappiù: “A che ti serve?”.
La meditazione è esperienza del sé. Non conoscenza. Non risposta. Non formula filosofica. Non definizione psicologica. Non un manuale di istruzioni.

Fonte:http://www.lameditazionecomevia.it

Di |2017-10-06T17:22:59+00:00Agosto 26th, 2013|Insegnamenti|0 Commenti

Allineamento Assio-Tonale

Così in alto come in basso, come a destra, così a sinistra, come avanti così indietro. Dove ci troviamo, noi? Al centro esatto. Allineamento Assio-Tonale.

Ma siamo l’una e l’altra cosa sia il sopra che il sotto, sia il dentro che il fuori perché siamo sia il contenuto che il contenitore.

Quand’è che non c’è equilibrio? Quando ci riconosciamo solo in uno di questi aspetti , anziché vederci nell’unità di tutti questi aspetti.

In questo possiamo anche riconoscere microcosmo e macrocosmo : noi siamo il contenitore del nostro corpo con tutti gli organi, il contenitore del nostro cuore, allo stesso tempo siamo contenuti nell’Universo, come parte di questo Universo. Quindi, contemporaneamente siamo contenitori e contenuto : conteniamo il nostro dentro che è a immagine e somiglianza dell’Universo, quindi è come se contenessimo l’universo stesso.

Tutti questi aspetti fanno parte del processo di crescita nel trovare l’equilibrio. Quanto più siamo nell’equilibrio, quindi nell’allineamento assio-tonale , più possiamo accedere ai Campi della Grazia, della Serenità, della Pace , dell’Abbondanza .

“Dai a Cesare quel che è di Cesare”. Che significa? Noi siamo nell’equilibrio, quindi siamo nel campo della grazia, dell’abbondanza, “A ciascuno il suo”. Quindi, abbondanza per qualcuno può essere pane e marmellata assicurato per più giorni, per altri una barca a vela ….A ciascuno il suo. …….

Come possiamo stare in equilibrio? Spostando l’asse dei nostri pensieri, cioè allineandoli: terz’occhio, cuore, ki; questo è l’allineamento assio-tonale. Vi dice qualcosa, questo segno?  ( si fa il segno della croce)

Ci è stato insegnato  per rappresentare la crocifissione che un l’imbroglio della terza dimensione ; ci è stato insegnato, ma è stato usato per costringerci nella sofferenza. Ci è stato insegnato in realtà perché ha un senso : terzo occhio, cuore, ki allineati , come a destra così a sinistra . Qui ci sono due punti nodali che ben conoscono nella medicina orientale, che si chiamano punti di sopravvivenza e, in tutti i trattamenti energetici, vengono sempre toccati .( due punti sulle spalle)

Dove noi abbiamo dei codici impressi a livello archetipico , ma non soltanto come archetipo dell’esistenza terrestre, ma anche come archetipo stellare……….

Tantissime acquisizioni, almeno per quanto mi riguarda, durante i channelling  degli ultimi due anni, riportano tantissimo a questo… la nostra provenienza stellare dalle varie costellazioni … siamo il frutto quantico dell’intero Universo . Non possiamo pensare , siccome siamo nati sulla terra, di non essere un tutto quantico di tutto ciò che , alla Terra, finisce, perché la Terra appartiene ad un sistema solare di una Galassia, dove ci sono altri pianeti, ciascuno con la sua funzione, ma è un sistema perfetto, armonioso dove Giove ha un’influenza su Terra, dove Plutone ha un’influenza sulla Terra e, sappiamo…  l’astrologia pura. E’ una scienza; non sto parlando degli oroscopi: quella è in un certo senso una spazzatura mediatica . Sto parlando dell’astrologia vera ….

Non solo la nostra Galassia, ma abbiamo infinite altre galassie, non esiste solo la nostra galassia; sono già state individuate altre galassie che non possiamo conoscere perché le informazioni ci arrivano da tali distanze che non riusciamo a codificarle, però l’Universo è stato riconosciuto ed anche datato , e sappiamo anche dove finisce..dopodiché c’è il buio, ma non c’è il buio perché finisce l’universo ; c’è il buio perché , oltre, non riusciamo a vedere..

Ricordate gli insegnamenti della Via del Cuore? Del Melkisedek?  L’Universo ha dentro un altro Universo , che ha dentro un altro universo….

Quindi noi siamo il punto di congiunzione di tutto.

Allora quando creiamo questo allineamento attiviamo la Merkaba di luce ; la nostra Merkaba, che è un sistema quantico, che ci fa stare perfettamente equilibrati al centro. L’uomo é  una struttura di geometria sacra: cerchio, quadrato, triangolo;   E’ in allineamento assiotonale, pensate all’uomo di Vitruvio… con le gambe aperte che fa triangolo . Un triangolo la cui base sono i piedi ….  Proiettato è una merkaba, dentro un cerchio e dentro un quadrato: il famoso quadrato che ancora una volta i Maestri mi mostrano   nell’ultimo channeling . Perché dico queste cose? Perché c’eravate voi in quel channeling; quindi voi siete il frutto di quel channeling. Non io. Siete voi che lo avete richiamato a voi; perché è accaduto con voi. E’ accaduto fra voi, non è accaduto fuori di qua. Voi inteso come noi tutti quando accogliamo gli insegnamenti…

Quindi, il percorso di consapevolezza è stare in equilibrio : qual è il centro di questo allineamento? E’ il cuore : far passare tutto dal cuore, non dalla mente; non dall’intestino, non dalle paure , non dalle aspettative, non dalla fame : perché la fame non è la nostra: la fame è di chi ci ha affamato.

Vedete, ci hanno affamato… la cosiddetta manipolazione, la dipendenza dal denaro, dagli idoli…

Dio, il Maestro non ha posto tra gli idoli  che ci sono stati imposti, i bisogni indotti, le necessità non realmente necessarie, una vita di sprechi… la manipolazione è Impero. Impero é Matrix…

Ne parla anche la cultura antagonista, ma lo fa da uno spazio ” politico”, cioè da un logos che non é altro che un aspetto di Matrix…

Ogni volta che si oppone conflitto al conflitto diamo nutrimento alla trappola disarmonica del caos. “L’ansia carnivora del nulla...”

Allineamento assio-tonale é riconoscere l’unione degli opposti, la diversità consapevole…l’armonica accettazione…

©Darshana degli Elohim di Luce

in compenetrazione con il Melkisedek e i Maestri Guaritori Cosmici.

Ideatrice del progetto EOS-Energia Olografica Sistemica® di cui mutua e veicola le Frequenze di Guarigione Olografica dai Maestri Guaritori Cosmici.

Di |2017-10-06T17:22:59+00:00Agosto 19th, 2013|Insegnamenti|0 Commenti

Mente collettiva e mente individuale

Siamo tutti connessi gli uni con gli altri.

“Non c’è alcun posto dove andare, nulla da raggiungere.
Tutto quel che conta è se sei consapevole di ciò che sta succedendo.
Ciò che accade, (il contenuto della tua consapevolezza, ndt) non ha nessuna importanza perché tu non hai alcun controllo su questa cosa, fa parte della mente collettiva, che è come un oceano dove le onde sorgono e cessano, e sulle quali dunque tu non hai alcun controllo .
Capita che qualcuno a Pechino parli e abbia un’influenza su di te che sei a Auckland; siamo tutti connessi gli uni con gli altri e tu non puoi farci nulla, sei solo una frazione di un organismo, un individuo che è parte di una cosa molto più vasta , il sistema, perciò non hai davvero alcun controllo su queste cose; tutto ciò che puoi fare è di renderti consapevole di ciò che avviene.
Se sei consapevole, in quell’istante sei risvegliato.
In quel momento sei illuminato.
E se lo perdi il momento successivo, vuol dire che è andato.
Ma poi ritorna, e, di nuovo, lo puoi perdere, ma via via che il tuo livello di coscienza cresce i periodi di vigilanza si allungano, e se continua a crescere si può dire sia ininterrotta.”

Sri AmmaBhagavan Sharanam – (tratto dalla Conferenza con la Nuova Zelanda, 3 gennaio 2010) Da “Terzo Livello”, traduzione di Carla Boccherini

Di |2018-12-16T09:28:41+00:00Luglio 13th, 2013|Insegnamenti|0 Commenti

Amore ed Energia

Cos’è che ci radica alla vita?

E’ l’Amore, l’ Energia prima.
Noi nasciamo da un atto d’Amore, tra nostro padre e nostra madre.
Ed anche nella natura, il frutto nasce da un accoppiamento.

Se il primo motore è l’Amore, l’altro è sicuramente l’istinto.
Se abbandonate un neonato, lui per istinto si aggrapperà a succhiare qualsiasi cosa,
comincierà a mordersi le unghie, e per istinto si aggrapperà alla prima persona
che lo prenderà in braccio, come farebbe un animale, ad esempio la famosa oca di Lorenz.
L’istinto è anche quello di sopravvivenza, bisogna sopravvivere e ci si aggrappa a qualsiasi cosa.
In questo istinto di sopravvivenza c’è una paura archetipa che è quella della morte.
Se non mangio muoio, se non amo, se non sono amato muoio.

Se non c’è amore non c’è vita, non ci può essere vita senza l’amore.

E’ l’energia Shakti dell’universo, che fa si che i fiori fioriscano e gli alberi portino frutti.
Io viaggio spesso tra i mondi, e ce ne sono alcuni
dove questo principio appare sotto forma di privazione,
dove l’universo è molto paterno ma rigido, territori in cui ci sono solo licheni, solo strutture di ghiaccio.
L’esperienza della magnificenza della Natura la viviamo nel pianeta
che è il pianeta dell’amore, la Terra è il pianeta dell’Amore.
Ed anche la curiosità può essere un aspetto di radicamento.
Infatti il bambino comincia a sperimentare, e la curiosità lo porta ad apprendere, per imitazione.
Qualcuno dice la mente….ma la mente viene molto dopo,
ad esempio la mente del bambino come consecutio temporis avviene attorno ai sei, sette, otto anni di vita.

Prima di quell’età i bambino non sperimenta solo attraverso la mente,
ma sperimenta soprattutto attraverso i sensi e la memoria sottile,
gli occhi, l’olfatto, il contatto fisico, i mondi invisibili….
Il bambino nei primi anni di vita conosce ciò che tocca, che porta alla bocca,
la bocca è il seno della madre, la conoscenza avviene attraverso il seno della madre,
il Nutrimento del Mondo, la Madre Divina…

L’istinto di sopravvivenza è alimentarsi…. sperimentare attraverso le mani.
Il processo di conoscenza. di curiosità, di consapevolezza del bambino è anche attraverso le mani.
Noi non possiamo conoscere gli altri se non li tocchiamo,
abbracciamo, se non entriamo in questo spazio di intimità.
E così non possiamo conoscere noi stessi se non ci tocchiamo profondamente,
nella nostra intimità eterica.
Quando noi sperimentiamo questa intimità con noi stessi, con la Divinità interiore,
ci radichiamo fortemente alla nostra vita.
Più siamo intimi con noi stessi, più siamo attaccati alla vita.
Il risveglio, che è la qualità più alta di questa intimità, è gioia pura.
Ami la vita e la ami in tutti i suoi aspetti, non puoi non amarla,
perchè la riconosci fortemente dentro di te,
dove l’hai trovata, in questo spazio intimo.
Quando la trovi, tu scoppi di gioia.
E ami come ama un bambino, nello stupore di Nuova Conoscenza.

©Darshana degli Elohim da incontri esperienziali
(Darshana Patrizia Tedesco, ideatrice di EOS-Energia Olografica Sistemica ®)

Di |2017-10-06T17:23:00+00:00Maggio 17th, 2013|Insegnamenti|0 Commenti

Integrità interiore e Presenza

“…Come sentire la Presenza, come essere sicuri di essere in contatto con la Presenza?
Per essere in contatto con la Presenza devi avere una grandissima integrità
interiore.
Quando ti eserciterai entrerai in contatto con il vero problema.
Adesso quello che tu dici essere il problema in realtà è il problema creato, non il problema reale.
L’integrità interiore deve essere usata per entrare in contatto con il problema reale. Quando entrerai in contatto con il problema reale allora il conflitto interiore cesserà.
Una volta che il conflitto interiore è cessato il pensiero rallenterà fino al punto di fermarsi tutto d’un colpo.

Quando il pensiero scomparirà la Presenza entrerà.
La prova del contatto con la Presenza sarà che se tu stavi parlando con tua moglie ti sentirai in unità completa con tua moglie, se tu stai parlando con un amico ti sentirai in unità completa con il tuo amico, se tu stai camminando per la strada ti sentirai in unità totale con un estraneo, se tu stai guardando una pianta ti sentirai in unità totale con quella pianta. L’unità è la prova che la presenza è dentro di te.

L’integrità interiore è uno strumento per vedere che cosa sta succedendo dentro di noi. L’integrità non giudica, non condanna, non dà spiegazioni. È semplicemente l’osservazione di quello che sta succedendo. C’è paura, c’è lussuria, c’è rabbia, c’è gelosia, c’è
invidia, non c’è amore, non c’è connessione.
Potrebbe non piacerti quello che vedi ma comunque devi continuare a guardare quello che c’è.
Allora potrai scoprire che quello che c’è dentro di te non c’è solo in te, ma in tutte le menti umane. È stato così per millenni.
Gli oggetti di queste emozioni possono essere cambiati ma non la struttura di queste emozioni. Poteva esserci paura per la tigre nel passato
mentre oggi la paura sarà per il mercato azionario.
A questo punto scoprirai che non c’è nessun cambiamento possibile. Quando l’impossibilità di cambiare ti colpisce, la tua mente si zittisce. Senza sforzo, senza ulteriore impiego di energie scoprirai molto naturalmente che c’è accettazione, seguita dall’amore e molto presto seguita dalla presenza.
Questa è la connessione tra integrità interiore e Presenza.

Sri Bhagavan- Oneness University

Di |2017-10-06T17:23:00+00:00Aprile 3rd, 2013|Insegnamenti|0 Commenti

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