Insegnamenti

L’energia dell’ 11:11, numeri magici.

I numeri sono magici, anche se spesso gli diamo un’accezione diversa da quella che effettivamente hanno. I numeri hanno potere, anche se crediamo che lo manifestino solo nel caso di una vincita milionaria. Orologi, date, risultati matematici e cifre di ogni sorta, a volte pare che ci perseguitino catturando la nostra attenzione con strane coincidenze.

….. L’11 è detto il numero delle rivelazioni, ma simboleggia anche la forza, e chi è sotto il suo influsso ritiene di avere un messaggio da comunicare al prossimo. Dio l’Uno aggiunto al mondo, 10, è il segno dell’inizio della Conoscenza assoluta cioè dell’ingresso nella vita superiore dei Cieli.

Chi si occupa dello studio della geometria sacra, sa che tutto l’universo è “matematica comunicativa” prodotta da forme geometriche che hanno un’esatta corrispondenza numerica e sonora. Si può quindi asserire che qualsiasi cosa/forma sia esprimibile in numeri o melodie, così come che il DNA umano reagisca alle sollecitazioni di determinati codici numerici o melodici “vibranti”.

….Questa sequenza/codice, oltre ad essere notata sui display digitali con incredibile sincronicità è associata, nell’immaginario collettivo, alla fine dei tempi predetta dal famoso calendario Maya. Questo calendario, celebre soprattutto per l’estrema precisione, ha definito una data e un ora in cui cesserà di esistere il vecchio sistema basato sul contrasto per lasciar posto ad un nuovo paradigma fondato sull’appartenenza ad una coscienza cosmica: il 21/12/2012 alle ore 11:11!

Sul tema 2012 e sul calendario Maya, sono state spese milioni di parole e ci sarebbe ancora molto da dire, ma nel clima di grande confusione in cui spesso si riversano certi interrogativi, non è facile districarsi tra le varie interpretazioni e i molteplici significati che l’uomo cerca di dare da sempre a storia, leggende e presunte profezie. Per facilitare quest’illuminante opera di “parafrasi”, numerosi maestri ascesi e particolari entità che utilizzano canali umani (fu così anche per la Bibbia), stanno cercando di farci comprendere la nuova realtà e di indirizzarci verso la via della guarigione spirituale. Tali fenomeni sono sempre più frequenti, funzionalmente alla necessità di comprensione che intimamente richiediamo e all’avvicinarsi della scadenza in questione.

Una di queste entità è Kryon che dal 1989 ci sta educando a quel momento chiamato Ascensione e che da alla sequenza dell’ 11:11 un valore profondo, considerandola una promessa di risveglio, mostrandola come un codice di attivazione che annuncia il passaggio oltre i veli dell’illusione che ci tengono confinati nella paura, per accogliere al meglio la vibrazione che investirà la Terra dal 2012.

La trasformazione non risparmierà il piano fisico ma non ci sarà nessuna fine del mondo, solo il termine di un’era in declino e un nuovo grande inizio. Nel vecchio paradigma si doveva fare qualcosa di fisico per manifestare qualcosa di spirituale, nel nuovo tutti i nodi Karmici che ci costringevano ad un percorso decisamente forzato, non esisteranno più e Tu, che ti accorgi di questa sottile energia contenuta nell’ 11:11, sei stato scelto, in quanto pronto, per entrare nella Realtà Superiore che attende la maggior parte di Noi, per far strada agli altri in un nuovo modo di vivere e per ascendere dalla dualità verso l’Unità.

Nel 1992, l’11 gennaio alle ore 11:11 (11:11 am e 11:11 pm ora di Greenwich), venne condotto per la prima volta uno speciale esperimento in diverse parti del mondo che vide coinvolte più di 144000 persone divise in gruppi. Esse si “concentrarono” ritualmente sull’apertura del portale dimensionale rappresentato dall’ 11:11, cioè quel passaggio tra due piani evolutivi che permetterà a molti di liberarsi della “pesantezza animica” che ancora li caratterizza. Tale accesso si chiuderà il giorno 11/11/2011.

Kryon afferma: “benedetto è l’Essere Umano che chiede “Cosa posso fare? Cosa c’è dopo?” Perché con questo atto di compassione per il pianeta, dimostra dentro di sé di sgretolare il muro. E tu, sei uno di questi? Se lo sei, allora domandi i passi dell’ascensione, non è vero? Tuttavia io non li darò, perché non ci sono passi. Oh, forse ce n’è uno, “Inizia”! E così diciamo che l’Essere Umano che inizia il viaggio chiedendo “Come posso sgretolare il muro?” ha già il piccone in mano, sta già lavorando al puzzle, e già la luce s’intravede.

Nota:

144.000 è un numero citato tre volte nell’Apocalisse (Rivelazione) di Giovanni. (Apocalisse 7:5). Rappresenta la moltitudine degli ‘ascesi’.
C’è chi considera l’Apocalisse come un trattato astronomico… :)
144 corrisponde a due cicli precessionali 72*2
(una precessione si svolge in 25.920 anni ossia in 25.920 anni la terra compie 1 giro di 360° per cui : 25.920 / 360 ° = 72)
(144.000 / 25.920) * 2 = 11,11111111 che risulta essere la lunghezza di 1 Ciclo Solare nella sua ampiezza in anni.

Di |2017-10-06T17:23:03+00:00Febbraio 6th, 2012|Insegnamenti|0 Commenti

Il Mantra dell’ Universo

Ra Ma Da Sa Sa Say So Hung

Ra Ma Da Sa è come un diamante raro, che si collega con l’energia di guarigione pura dell ‘Universo.

Cantandolo le vibrazioni di tutto l’Essere del Corpo Cristallino si allineano allo splendore del Divino Volere.
E’ uno dei mantra più potenti e conosciuti, straordinariamente efficace nella guarigione energetica, sui livelli del mentale, spirituale, emotivo e fisico.

Ra Ma Da Sa Sa Say So Hung trasforma un organismo disarmonico in un armoniosa frequenza di luce, allineata al nuovo tempo della Manifestazione.

Come per la Stella di David questo mantra incarna il principio alchemico che crea interconnessioni tra spirito e materia.
Per cambiare le nostre frequenze innalzandole allo Spazio/ Frequenza Planetaria dobbiamo affrontare i nostri disagi, problemi di salute, paure, relazioni, modificando il processo di pensiero che porta alla cristallizzazione della coscienza in diverse forme –pensiero non utili al Piano Divino di questa nostra Era.

RA – il principio del fuoco, simboleggia il sole.

Non ci sarebbe vita sulla Terra se non ci fosse il Sole. Lavorare con il Sole è la più alta pratica della Kabbalah. Il sole è una fonte di energia, vita e calore. In altre parole, il Sole è il cuore del nostro universo. Ci purifica e stimola con la sua energia pranico- vitale.

MA – il principio dell’acqua, è l’energia della Luna.

MA invita il cosmo attraverso il suono della compassione e l’universo diventa la madre e noi il bambino, e questo porta aiuto e guarigione. Pace e abbandono alla Volontà del Padre e Madre divini. Nutrimento e Sostegno.

DA – il principio della Terra, fornisce il terreno di azione. Il radicamento dell’Incarnazione e il suo più alto Scopo.

SA – il principio dell’aria, è l’infinito impersonale. Il Non manifesto e il già manifestato
Quando il suono si svolge sul piano esterno, diventa “A”, che rappresenta la manifestazione.
La prima parte del mantra si espande verso il cielo. Ripetendo il suono SA come un punto di svolta, lo spirito è invocato a scendere dall’alto al fine di animare e rivitalizzare con la guarigione la nostra vita. Porta la qualità della Guarigione Cristica dal mondo superiore alla Terra.

L’ultima strofa della Tavola di Smeraldo del grande Ermete Trismegisto, che rivela il segreto della guarigione e ordine nel piano materiale, è racchiusa in questo mantra. Vi si legge, “Ascendi con grande sagacia dalla terra al cielo, e poi di nuovo scendi sulla Terra, e unisci insieme le competenze delle cose superiori con le inferiori. Così otterrai la gloria di tutto il mondo e l’oscurità volerà lontano da voi. Il segreto è l’adattamento, trasformando una cosa in un’altra cosa. ”

SAY è la totalità dell’esperienza.

SO è il senso di identità personale.

HUNG è l’infinito, vibrante e reale. Hung suggerisce Hu, che è la vita di Dio in ogni cosa e ogni essere.
Il ng finale fa sì che il suono stimoli le ghiandole divine, pituitaria e pineale.
E’ Il suono del respiro. Hung é l’inspirazione e l’espirazione:le due qualità di So Hung insieme significano “Io sono tu”.

Il canto di questo mantra, si espande verso l’infinito e si fonde con il finito. Molte persone hanno dimenticato che la loro essenza è con l’infinito, il potere illimitato creativo del cosmo. Quando una persona si unisce al suo Sè reca in sé tutte le esperienze e consapevolmente la sua stessa bellezza, che tocca la sua divinità, e riunisce il suo destino al suo massimo potenziale.

La pratica dell’ ascolto regolare del mantra o del suo canto , può contribuire a preservare il corpo e aprire la strada verso una proiezione mentale positiva facendo vibrare la vita.

Il suo suono é senza tempo e non può essere superato. Ha lavorato in passato, ora funziona, e funzionerà in futuro. Non c’è nessun tempo, nessun luogo, nè spazio nè condizione imposti in questo mantra. Brucia potentemente il seme del vecchio Karma.

“… ha lavorato per tre mila quattrocento anni, perché non dovrebbe funzionare ora? ” queste le parole di Yogi Bhajan, Maestro di Kundalini Yoga Tantrico, che apertamente ha insegnato e diffuso questo mantra di guarigione nel mondo occidentale.

Di |2017-10-06T17:23:03+00:00Febbraio 6th, 2012|Insegnamenti|0 Commenti

Passaggio Dimensionale – I Mantra della Divina Presenza

Il  “passaggio dimensionale” sempre di più diventa tangibile, diventa auspicabile. Non è soltanto un fenomeno di Internet , ma lo possiamo presentire e sentire quotidianamente tra di noi: il tempo è sempre più accelerato, un desiderio di aprire allo spazio sacro del cuore,  un desiderio di condividere, un desiderio di stare insieme,  un desiderio che fa si che esista un luogo dove ritrovarsi , non soltanto la propria casa ma un luogo dove l’energia  della comunità si riunisce, luoghi come questo  in tutta Italia, in tutto il mondo.

Tutti noi, soprattutto quelli che sono in cammino,  cioè coloro che sono maggiormente consapevoli del cammino (non che tutti non siano in cammino: l’umanità stessa è perennemente in evoluzione), se  ci mettiamo un attimo in più nello spazio della consapevolezza di questo cammino  non siamo che al punto di partenza: ad ogni passaggio epocale, ad ogni millennio, oppure semplicemente ad ogni fine di un anno  noi siamo di nuovo al punto di partenza.

L’uomo nuovo sarà un uomo nuovo che è il prossimo cammino. La nuova umanità  :anche all’inizio del 900 si parlava di umanità nuova, ma in modo più politico…

Vi condivido che il mio processo personale va sempre di più evolvendosi  ed io sono chiamata in altri ambiti  …

Sono chiamata prepotentemente  dalle Energie di Luce e che stanno sostenendo il piano della Nuova Era . Io non posso che essere presente all’appello, poiché , da migliaia di vite, ho accettato un preciso patto , che si chiama “ Patto di Alleanza Cosmica”: in realtà ogni anima che scende, che si incarna, sa perfettamente il suo processo evolutivo . Per questo scegliamo questa città, per questo scegliamo le persone che abbiamo a fianco ; per questo scegliamo anche la difficoltà o la sofferenza. Perché sappiamo che questo è utile al nostro  cammino. Così scegliamo sempre , esattamente, tutto ciò che ci viene incontro: come si dice , tutto è Karma.

In questo tempo , dove la consapevolezza è maggiore, sia che abbiamo fatto un cammino, sia che non l’abbiamo fatto, cioè sia che noi abbiamo seguito una via di consapevolezza spirituale sia che  non (perché il lavoro delle grandi maestrie è stato fatto per tutti, anche per chi  fuma, beve, si droga, uccide…)

Poiché noi siamo in uno spazio del non giudizio e non possiamo sapere quanto è utile, a quell’anima, vivere in quello stato . Tutte le esperienze che noi consideriamo non perfettamente in luce , probabilmente anzi, sicuramente sono esperienze utili a quell’ anima.

Quindi il grande lavoro delle maestrie è stato fatto e, allora, tutto è più leggero, tutto è più veloce: tutto si compie in un istante.

Ciascuno di noi sta ricevendo, prepotentemente, forme di trasmissione energetica , a prescindere che ci sia qualcuno che le  dà. Chi le dà è solo uno strumento, un canale che , magari, funge da cassa armonica dove viene distribuito il suono ,  ma poi il suono esce di suo, addirittura a prescindere dal canale.

A me sta capitando che  le persone entrano  in uno spazio di frequenza molto potente anche se io ancora non ho iniziato il trattamento : ancora non ho espresso  l’intento e già la persona va in risonanza  e va nei registri ( si chiamano registri delle modalità del corpo che fanno capire che la persona è in uno stato di risonanza, di guarigione). Addirittura da una stanza all’altra.

E tutti quelli che attuano tecniche di guarigione sentono questo, ne hanno sempre più percezione …

Quindi è un tempo bello, è un tempo di riscossione di crediti ma sicuramente ci sono anche i debiti. Quindi è un tempo che accelera l’una e l’altra cosa; più sono alti i crediti altrettanto lo sono i debiti.

L’importante è stare in equilibrio.  Cioè ,  stare nell’allineamento ….

Il Padre nostro: nel nome del Padre, il terzo occhio;  del Figlio, il secondo chakra, è qui che viene generato il Figlio; dello Spirito Santo, nello spazio del cuore.

E’ il Figlio che permette la discesa del Padre, nel momento in cui noi permettiamo alla Madre di fiorire.

Il Padre può discendere grazie al Figlio (il Figlio che genera il fiorire del cuore). Lo Spirito Santo , cioè il riconoscimento di uno spazio sacro in cui tutto è pienezza; tutto è equilibrio, tutto è riconoscimento del tutto.

Il tempo della Terza Dimensione , cioè il tempo che stiamo vivendo e che abbiamo vissuto per milioni di anni , è il tempo della separazione, del duale.

 Il nuovo tempo è il tempo del l’Unità.

Ogni qualvolta giudico separo; ogni qualvolta non vedo separo; ogni qualvolta non amo separo; ogni qualvolta offendo separo . Ogni qualvolta non riconosco nell’altro me stesso separo. Ogni qualvolta non onoro tutti gli esseri senzienti separo.

Perché il passaggio dimensionale, come mi ha comunicato il Melkisedek,  si compirà con l’ausilio del mondo minerale, vegetale e animale …

I quarzi, le pietre, sono coscienze che, in questo momento,  sono ancora più intelligenti. State vedendo come molti animali non riescono a sopportare il cambio di frequenza e vanno a morire: centinaia di milioni di uccelli di varie specie , in vari punti del pianeta, sono morti. Piovevano uccelli morti dal cielo  .  E anche ai pesci succede.

C’è un cambio di frequenza:  la Terra sta spostando il suo asse : potete anche vedere quanta “follia”, tra virgolette,  c’è in giro.

Quindi  l’equilibrio: stare sempre nell’allineamento assio-tonale, permettere al Figlio l’accoglienza del Padre che permette, a sua volta la fioritura del  cuore, lo Spirito Santo.

Attraverso il cuore, poi , tutto il nostro essere diventa campo di frequenza : attraverso il cuore, attraverso i chakra  secondari , noi  emettiamo energia bioplasmatica di guarigione dalle mani: tutti siamo chiamati, ognuno a suo modo.

Si possono regalare attivazioni spontanee con uno sguardo: amate; riconoscete l’altro. Toccatelo, una carezza .

Papa Giovanni diceva: “quando tornate a casa dai vostri bambini fate loro  una carezza” . Quel messaggio è rimasto nel cuore di tutti noi e, quando sentiamo la sua voce, sentiamo anche commozione.

Questo sguardo, questo gesto di amore, questo sorriso : ma anche il vostro corrucciarvi, se è con amore , se è con umiltà, è uno spazio di amore che può permettere all’altro di entrare in un campo di risonanza di luce.

Lo spazio frequenza, luce – informazione è il campo dell’amore unificato.

Questo simbolo che ho canalizzato anni addietro è il cuore unificato; si può dire che solo ultimamente, nello spazio della canalizzazione, ho capito il vero significato. Come anche si può dire che, solo negli ultimi mesi , chiaramente ho potuto vedere come , in questo luogo, in tutti questi anni, io ho “coltivato”  persone:  la maggioranza sono sempre le stesse, perché ho visto anche le appartenenze, le  stirpi, le famiglie d’anima. Chi sono gli amici Esseni, chi sono gli amici Sufi, chi sono gli amici del tempo dei Templari; è incredibile.

Ci stiamo raggruppando: fate caso a come andate precisamente in certe direzioni piuttosto che altre, fateci caso perché vi state ricongiungendo alle famiglie d’anima. In ogni famiglia d’anima c’era un apripista…

Anche nella Bibbia si parla di schiere angeliche: all’interno di queste famiglie d’anima ci sono davvero delle schiere d’appartenenza , delle risonanze; una Costellazione piuttosto che un’altra, come ci sono dei condottieri: uno che raduna l’insieme delle schiere.

 E questo è un mio compito. Chiaramente mi sono arrivate le indicazioni in questo senso dal Melkisedek, dagli Elohim. E allora, per scelta,  per amore mi sono fatta scegliere e, nel momento in cui questo è accaduto, tutto ciò che, man mano, si è formato intorno a me, è entrato in un campo di risonanza dove io, a volte inconsapevolmente, accendo lampadine…

E poi io vado in un’altra stanza e neanche so cosa accade in quella stanza dove si è accesa una lampadina:  certa che poi ,in quei luoghi, in quei cuori, in quelle menti, in quelle coscienze accadrà qualcosa e quando ci ritroveremo tutti nella grande sala universale saremo esattamente come siamo ora qui … in questo momento, non ci siamo solo noi: ci sono tutti i Maestri , le gerarchie,  gli angeli custodi. …

Io dedicherò ampio spazio alla formazione con strumenti  semplici, anche di pratica, spiccioli, veloci …

Nelle serate della meditazione lavoreremo su altri decreti provenienti dalle Gerarchie Spirituali per scendere più profondamente e molto più velocemente dentro al nostro cuore . In questo momento voi potete presentire  l’atmosfera che c’è : queste sono onde alfa; sono prodotte dai cuori aperti . Da una forma di attenzione partecipativa e consapevole , tranquilla ed anche dal Mantra.

Quante più ore al giorno siamo nello stato alfa , tanto più possiamo sperare che con il tempo , facilmente,  saremo sedici ore in alfa, due in tetha,  le onde della manifestazione o durante il sonno delta e gamma… le onde della guarigione profonda.

Oltre le frequenze tetha che sono di dodicesima dimensione, in delta gamma arriviamo alla quindicesima dimensione . Le onde  frequenziali del Diksha, velocissime, vanno oltre la  ventunesima dimensione. Beta è tutto quello che è fuori da questo …

La più alta forma di meditazione è stare insieme. La comunità.

Il mantra della comunità della Luce è il Kyrie eleison.  E’ un mantra antichissimo il cui nome  proviene ,dal sanscrito; assonante con  Krono  o  Kryon, che è la frequenza angelica più vicina alla Sorgente, così dicono.

Perché insieme a Metatron , cioè “a cavallo dei troni” che è un’altra frequenza angelica molto alta, stanno accompagnando il nostro cammino.

Non confondete questi concetti con la religione perché non c’entrano niente : le forme religiose sono dei sincretismi di varie conoscenze esoteriche e pagane che sono state messe assieme e codificate ;  ogni religione ha i propri testi sacri che, a volte, sono stati anche trascritti male o sono stati , appositamente, travisati .

Quindi, se state in questo stato alfa , connettetevi alla comunità degli esseri senzienti . Come? Con l’intento. Accendete la vostra candela e vi connettete con la comunità degli esseri senzienti ; non soltanto con la comunità umana ma con tutta la comunità degli esseri senzienti .

Ohm mani padme uhm; è il Mantra che mette assieme tutto , dal più alto al più basso. Quando vi connettete alla comunità degli esseri senzienti  riproducete esattamente in voi, in quel momento, nel vostro spazio sacro, cioè nel vostro campo aurico, quello che state condividendo ora qui .

Quello che stiamo condividendo ora qui non è quello che vediamo : è un logos. Poiché questo è il cerchio: è una geometri a sacra,un’energia che genera sé stessa.

Sono i primi due aspetti della morula: quando la vita si separa ; crea i primi due e poi i successivi e successivi ….La morula in tutte le sue estensioni fino a quando arriva a formare il fiore della Vita : un’altra geometria sacra .. Poi cosa comincia? Il cuore pulsa. Il centro è il cuore. Attorno al cuore, poi,  si aggrega tutto il resto.

Quindi  ci colleghiamo alla comunità degli esseri senzienti   dove l’archetipo  è potente; dove la connessione con gli elementi è potentissima … Il Mantra ci porta a cavallo fra lo stato alfa e tetha ; il Mantra lavora sui corpi sottili.

Voi potete creare il vostro Mantra perché non esiste più il Maestro che te lo da : perché il Maestro sei tu! …..Una cosa è onorare l’insegnamento, onorare la modalità dell’ascolto verso una persona che tu percepisci , che ti sta dando qualcosa , che ti risuona, in cui puoi rispecchiarti e, quindi, può essere per te una forma di crescita (che è sempre vicendevole). Chi parla  riceve. Chi trasferisce partendo dal cuore è a una simbiosi …

Altra cosa è non essere più allievo, cioè portare l’insegnamento nella vita. Far si che l’insegnamento, quello che tu puoi pensare, sia vivo.  Questa è la differenza tra  essere allievo ed essere Maestro della propria vita.

Essere Maestro nella propria vita significa rendere vivo in te l’insegnamento!

Noi abbiamo una scelta : o essere totalmente responsabili della nostra esistenza  nel riconoscimento del Maestro interiore nel quarto chakra del cuore o continuare a stare in uno o più  Terre parallele.

Perché il tempo della Terra non è finito : la Terra non può perire perché salterebbe l’intero sistema solare. Ma voi sapete che esistono più livelli dimensionali , quindi , se esistono più livelli dimensionali . esistono anche sé paralleli e tutta la terra parallela.

Molti deja vu non sono altro che esperienze di Terre parallele e di sé paralleli . E’ chiaro che, così come esistono i nostri sé dimensionali,  esistono dimensioni parallele di Gaia che è un  organismo vivente perché Gaia siamo noi: sono tutti gli esseri senzienti.

Perché ci sono  divinità raffigurate in forma di animale? Perché anche il mondo animale ha dei sé evoluti. E , quindi, certe Deità sono in forma di animale ; aspetti evoluti di quell’animale . E vengono raffigurati in forma animale, perché vengono proprio visti così.

Un Mantra molto potente per la dimensione del cuore è “ohm mani padme uhm “ perché è il Mantra della compassione : quando si sblocca il Chakra del cuore, quando comincia a lavorare,  noi entriamo in uno spazio di compassione che non è pietà, ma è compartecipazione . E’ come se per ogni persona, per ogni accadimento,  noi sentiamo la partecipazione che non è , però, empatica , sennò entriamo con il corpo emozionale …… Entriamo in una sorta di relazione empatica che, però , in sé contiene il distacco. Il distacco, come dicono  Amma  Bhagavan della OnenessUniversity Diksha, non può essere un’attitudine; non puoi praticare il distacco come attitudine perché significa che te ne freghi.

Il distacco significa che stai partecipando senza il coinvolgimento emotivo, cioè senza il giudizio, senza la rabbia, senza la pietà , il pietismo . Ma , magari, anche aiutando: se è a terra lo sollevi; hai dieci euro, uno glielo dai e nove te li tieni; hai solo un pezzo di pane e lo dividi in due; non hai nulla e lo abbracci dentro lo spazio del cuore , lo ami . Perché se tu, nel tuo cammino, incontri quella povertà , quella povertà ti appartiene. Se tu, sul tuo cammino, incontri la ricchezza, quella ricchezza ti appartiene.

L’esistenza intera ti mostra tutto ; da quando vi svegliate alla mattina a quando andate a dormire la sera. Incontrate tutta la varietà , il ventaglio … Se non tutto, se non siete così attenti,  almeno la maggior parte.

Perché  noi portiamo, in ogni giorno di esistenza attiva ,l’intero bagaglio.

Quindi, il Mantra della compassione è molto potente per essere uno con tutti gli esseri senzienti; dai più alti ai più bassi .

Ohm mani padme uhm …. E così attraversiamo tutti i chakra …

Recitato per una sequenza di 9 volte 9 , che è un numero perfetto con delle piccole pause in cui la shakti, kundalini, si muove e poi potete riprenderlo. Quindi, per 9 volte 9 e multipli di 9.

Questi Mantra hanno già in sé tutta la struttura : per esempio, la ripetizione dell’ Om non fa altro che far entrare nella vibrazione, però non contiene in sé una struttura : è la possibilità di intessere  strutture del sottile, cioè prepara il campo.

Un altro Mantra che è potentissimo per innalzare la vibrazione dal quarto al quinto, sesto chakra,  è” kadosh kadosh kadosh adonai  tse ba yoth “, che è il Mantra della Coscienza Cristica. La pronuncia di questo Mantra attiva tutti gli spazi più alti della connessione all’ Uno. Tutto questo ci serve per stare il più possibile nelle onde frequenziali alfa e theta..

Se , su 24 ore riusciamo a stare 8 ore in alfa è una buona proporzione.  Poi, man mano,  ci staremo sempre di più, quindi più facilmente potremo andare in onde frequenziali tetha …Se  stiamo venti minuti, mezz’ora, un’ora al giorno  in tetha, anche fino a starci 24 ore (all’inizio, vi porta  sonnolenza). ..

Per esempio ,quando io ho questi spazi di canalizzazione che non sempre sono con la voce o con la visione, ma anche soltanto energia che scende, io mi devo fermare, dovunque sono,  ed ho queste pause di sonno di 30 secondi  in cui viaggio in frequenze tetha, delta e gamma. (Come quando dormiamo)

Questo stato meditativo profondo ,che è lo stato tetha,  ci fa giungere alla giusta azione, che ci fa manifestare la giusta azione .

Il tempo della Maestria significa vivere pienamente la propria vita. La propria incarnazione..

E così accade che, se pure per qualche istante, noi viviamo questo stato, avviene il miracolo, visto che i mondi non sono più separati.

Allora possiamo vivere l’inconscio con le Guide , con gli animali guida, con le Entità, con la materializzazione manifesta di ciò che stiamo pensando , perché ciò accadrà quando vivremo nella dimensione della  manifestazione …

Un altro Mantra, “Om namah shivaya”; questo è un Mantra potentissimo ,  dal sesto chakra in poi , per l’innalzamento della corona,  che lavora molto bene sulla ghiandola pineale ; funziona molto bene per entrare nella letizia , nel campo di risonanza di onde delta e gamma.

I nostri anziano dicevano “Grazie a Dio” ; è on namah shivaya . Quando accadevano cose belle i nostri anziani usavano dire “Che Dio ti benedica” , meriti abbondanza nella tua vita …om namah shivaya.

Quando volete benedire la vostra vita, “Om namah shivaya”.

Una pratica saggia per aprire all’istante la porziuncola,  dovunque voi vi troviate. “Om namah shivaya”.E vi inchinate al Maestro.  State lì davanti a Lui. La Grazia: ora qui. Dio: ora qui ….Il mio più alto Sé: ora qui.

“Om namah shivaya”. Provate davanti allo specchio …

Ascoltate il cuore, in questo momento ; ascoltate il battito del vostro cuore. Portate l’attenzione e il respiro al cuore. “Om namah shivaya”.

E’ l’esperienza dell’amore, della compassione; dell’amore compassionevole…

Dell’amore condiviso, compartecipato.

Alleluia nell’ alto dei Cieli….. E’ Om namah shivaya.

Ode all’Altissimo…. E’ Om namah shivaya.

L’amore condiviso e compartecipato; è la compenetrazione della Divina Presenza. E’ l’immersione nel Sacro Graal. Ascoltate il cuore; ascoltate i battiti ; pare che sia leggermente accelerato . Questa è Kundalini. La Shakti che si unisce a Shiva. ….

Noi siamo nel nutrimento “Dacci oggi il nutrimento quotidiano”..  Il nutrimento dell’anima.

Vai , lentamente, in una visione dolce e consapevole … E ritorna al ciclo del destino dolcemente e consapevolmente.  Accogli la substantia in te ….Per riprendere il ciclo del destino ….

Io sono il cuore di Dio in me…. Io sono il guaritore del mondo. Io sono l’amore del mondo. Io sono la luce del mondo.    Tutto ciò che chiediamo al mondo … Tutto ciò che vogliamo nel mondo …

Quindi, cosa abbiamo fatto stasera?  Siamo entrati in un campo quantico……

Con un Mantra siamo entrati nello spazio del cuore. Con un altro siamo entrati nel ringraziamento e nella manifestazione del Dio vivente…

State più ore possibili in stato alfa; lo stato alfa è il primo strato dell’armatura  del  Guerriero Spirituale.

Darshana degli Elohim in compenetrazione del Melchisedek-

Conversazioni e insegnamenti dai corsi di meditazione 2011

Di |2017-10-06T17:23:03+00:00Febbraio 2nd, 2012|Insegnamenti|0 Commenti

Il silenzio è il luogo dove possiamo incontrare l’ essenza

L’arte del meditare è un incontro quotidiano con il centro del proprio essere,  per stare meglio, per stare bene, per contattare  l’  “Essenza”; questa parte di sé profonda che tutto sa e dove alberga il nostro essere senza sofferenza ; il nostro essere che , più profondamente, è unito con la Fonte .

Innanzitutto: perché meditare? Perché ci fa bene è la cosa più semplice. Perché l’arte del meditare ci porta ad entrare nello spazio del silenzio : il silenzio è il luogo dove possiamo incontrare l’ essenza , dove possiamo incontrare la parte di noi che è uno con il Tutto .

Per meditare ci sono tante tecniche : la più semplice è da seduto. Pare che sia stata quella scelta dal Buddha : è quella di sedere nella posizione del Loto, a gambe incrociate,  e di essere consapevoli del proprio respiro . La cosa più semplice: l’aria che esce e l’aria che entra.

Inspira , sii presente e consapevole ed espira, sii presente e consapevole. Questo è ciò che ha indicato il Buddha : porre l’attenzione al respiro, in forma fluida, consapevole, senza nessun attaccamento. Perché, nel respiro, noi abbiamo una fase di presa, una fase di rilascio, ed una fase di vuoto, che è quel piccolo stato di apnea (che poi può essere controllato , che ha  all’interno del respiro  una struttura , può essere preso a polmoni vuoti come può essere preso a polmoni pieni).

L’Essere non è né nell’ inspiro né nell’espiro.

L’Essere è nel vuoto, nella pausa che c’è tra l’inspiro e l’espiro. Cioè in quella parte che viene espressa con l’apnea …  quando la mente non c’è.

Nell’inspiro c’è ancora la mente; nell’espiro c’è ancora la mente. Nel vuoto tra l’uno e l’altro la mente non c’è.

E quando noi controlliamo i ritmi e, volontariamente, tratteniamo l’apnea, in quegli istanti dell’apnea la mente sparisce. Non può esserci: non c’è spazio per lei. Ecco perché è importante stare semplicemente in questo passaggio.

E ora proviamo a farlo.

Terzo occhio, cuore e ki allineati …  Un modo di stare che ci può permettere di stare: la schiena eretta , le mani in grembo o con mudra o, semplicemente, la destra che tiene la sinistra o la sinistra che tiene la destra, i pollici  possono toccarsi e sono il testimone del respiro. L’aria che entra e l’aria che esce . Lo sguardo è tra le sopracciglia; gli occhi sono semichiusi, non completamente chiusi . Lasciare che le palpebre, le ciglia, si tocchino dolcemente, non completamente chiuse.

L’aria che entra e l’aria che esce; siamo anche testimoni del movimento degli occhi : assestiamo le palpebre in una posizione di gradevole appoggio delle ciglia , senza chiudere, come se stessi dormendo.

Siamo testimoni anche di dove appoggia la lingua: dovrebbe appoggiare delicatamente sul pavimento palatale , appoggiata agli incisivi inferiori.

Le mascelle non sono serrate ma morbidamente appoggiate.

Sei  testimone di tutto ciò che accade, dentro e fuori di te… Continua e tieni il tempo che ti è necessario,

Fai ora un respiro profondo e, lentamente, apri gli occhi.

Osservando l’esterno scopri che non sei solo , che ci sono altri  come te, che sono qui per meditare.

Che ci sono oggetti, cose… che esiste un esterno, esiste un suono esterno come prima esisteva un interno.

L’interno esiste a più livelli : abbiamo tre stadi che possiamo individuare in base al modo in  cui mettiamo gli occhi.

  1. 1)Il primo modo è: abbasso la palpebra e lo sguardo è fermo davanti , cioè abbasso leggermente le palpebre tenendo lo sguardo fermo, fino a portarlo a metà palpebra: metà palpebra abbassata continuando a guardare davanti. Questa posizione degli occhi permette di entrare, gradualmente dentro: hai una percezione esterna e una percezione interna. In quest’attimo la mente non c’è ….

Senti l’energia che si espande nel petto … Inspira,  espira, apnea, continua ciclicamente  …

  1. 2)Il secondo modo:  strabuzziamo gli occhi, aprendoli,  lasciamo dilatare lo sguardo…  Inspira, con gli occhi aperti, espira; tieni lo sguardo fisso davanti … E sciogli lo sguardo quando senti che comincia a bruciare. Inspira ed espira. Ancora … Dilata … Lo sguardo davanti; se tu fissi un oggetto potrai vedere la sua aura, ora: non spostare il fuoco da quell’immagine .

Ora chiudi le palpebre; inspira ed espira . Stai in apnea: le palpebre sono chiuse come se tu stessi dormendo. Guarda tra le sopracciglia. Guarda il punto luminoso che intravedi . Inspira. Apri.   Tieni aperto, apnea. Concentra lo sguardo su un oggetto o immagine, fino a vedere la sua aura, l’alone di luce, il campo di risonanza … Espira.  Inspira , chiudi, guarda nel terzo occhio,  vedi il punto luminoso,  tieni l’apnea osservando il punto luminoso , la luce che vedi ad occhi chiusi …..Espira , sii consapevole …. E apri.

  1. 3)Il modo:  porteremo l’orbita oculare leggermente all’indietro ; guardando avanti porteremo l’occhio indietro, come se guardassimo su; inspira e nel fare questo abbasseremo le palpebre… Quando l’avremo portato indietro … rimaniamo in apnea , per quanto possibile, con lo sguardo dietro  per poi chiudere ed espirare.

Quindi: apro gli occhi, guardo,  inspiro , porto indietro le orbite, abbasso le palpebre , apnea,… espiro… continua ciclicamente il tempo che ti è necessario.

Fai un respiro profondo . Guarda, ad occhi aperti: guarda ma vai oltre il guardare.

Ora massaggiamo gli occhi, il bulbo oculare. Ora che abbiamo le palpebre abbassate lo massaggiamo;  fermiamolo, guardiamo nell’occhio interiore le variazioni di luce . Teniamo lo sguardo interno fisso tra le sopracciglia … Appoggia le mani sugli occhi e guarda nell’ occhio interiore, nel  terzo occhio : guarda quel punto al centro …

In meditazione non abbiamo a che fare con gli Dei, né con i demoni , ma con stati d’animo e con operazioni mentali . E con sensazioni.

Il testimone, dunque, resta impassibile : non si identifica. Questa è la vera abilità.

Fai un respiro profondo .

Scegliamo tre vie oggi per meditare,  che sono quella del suono, della vista e del respiro.

  1. 1)Della vista: l’occhio. Portare ladall’esterno  all’interno. Chi ha avuto modo prima di contattare il punto luminoso ha contattato  la modalità con cui si presenta  l’occhio interno: il  sesto chakra.
  2. 2)Il suono è il suono dell’origine ; si dice nella cultura indù ed anche in quella ebraica che l’universo si è formato all’interno del suono dell’om; la vibrazione originaria che poi ha continuato ad espandersi creando ed espandendosi e formando geometrie … L’ordine dopo il caos.

E allora ci concentriamo su questo suono che tutti conosciamo, che è l’Om. Che , però, è aoum, sostanzialmente, con la o che è ao. E um che è la vibrazione.

Il suono  Om discese dentro di noi … lo cantiamo  ma in realtà esiste già dentro di noi. Quando lo possiamo sentire? Quando sospendiamo i sensi ; se siamo in grado di sospendere i sensi entriamo in quello stato che si chiama di “Non attaccamento”. Ci tiene lontano dalla sofferenza .

Allora, andiamo a sentire dov’è.

Il suono risiede nelle vostre acque interne; non a caso siamo fatti perlopiù di acqua; tutta quest’acqua interna veicola quel suono e lo possiamo udire con l’orecchio destro.

Poniamo la mano sull’orecchio destro : osserviamo la percezione dei suoni come cambia: come cambia se hai gli occhi aperti o chiusi. Poi copri anche il sinistro . Intanto stai respirando. Ascolta il tuo respiro. Inspiro, espiro … Ascolta.

Ora ad occhi chiusi chiudi l’orecchio destro ; lo fai con il pollice. Poi chiudi anche il sinistro. E respira.

Apri gli occhi e osserva come eri profondamente nello spazio interno , in questo oceano, che era il suono del tuo respiro … Sii testimone del tuo inspiro-espiro , come il flusso di una marea .

Quando sentirai che il flusso di questa marea ti appartiene stai nell’apnea, continuando ad ascoltare i suoni interni, quindi, con l’inspiro, produrrai il suono Om, internamente.

Devo prima chiudere, entrare negli orecchi partendo dal destro, inspiro ed espiro finchè questa marea non mi appartiene, quindi inspiro ed espiro il suono Om. E lo tengo.

  1. 3)Il Respiro … Stai con lo sguardo al terzo occhio … Puoi andare spontaneamente nell’apnea … E apri gli occhi; percepisci la realtà intorno a te.

Quando noi inspiriamo produciamo inconsapevolmente il suono om  e quando espiriamo produciamo, anche se  inconsapevolmente , il suono so.

O anche ham – sa che in sanscrito vuol dire uccello; uccello migratore , che sta a significare la nostra mente che si posa di albero in albero.  Om-so , significa, in sanscrito, Io Sono Quello … Io sono colui che è.

Vedete che tutto torna.

Sapete quante volte al giorno lo diciamo? 21606 volte al giorno, che fa 15 volte al minuto. Ripetiamo  con il semplice atto del respirare continuamente “Io sono quello”. Cioè, ad ogni inspiro ed ogni espiro noi diciamo “IO SONO COLUI CHE E’”. Quindi confermiamo la nostra essenza, anche se inconsapevolmente.

Adesso facciamolo consapevolmente.

Ham lo dobbiamo solo pensare inspirando So si pronuncia brevemente  nell’espiro.

Connette la respirazione con gli stati d’animo, con le emozioni, cioè con lo Spirito.

E proviamo a farlo con la sospensione dei sensi…

Abbiamo vari cicli di respiro : cicli di 1 a 1 cioè senza soluzione di continuità: inspiro ed espiro hanno la stessa quantità . Questo dipende da ciascuno di noi: può essere un inspiro di 3 secondi ed un espiro di 3 secondi … Senza apnea.

Un’altra proporzione è 1 – 2 – 0 ;  cioè un inspiro di 7 secondi, un espiro di 14 secondi , con una leggerissima apnea di 0.

Un’altra proporzione è 1 – 2 – 2 ; ad esempio: un inspiro di 7, un espiro di 14, un’apnea di 14.

Sono cicli; sono sequenze.

Allunga le gambe, inspira, chiudi il perineo,  contrai, tieni chiuso … ed espira . Rilassa… Di nuovo… inspira, chiudi il perineo,  contrai, tieni chiuso … ed espira … Di nuovo…

Stai qualche minuto semplicemente con lo sguardo rivolto nel terzo occhio .

Sei testimone di ciò che accade dentro di te e fuori di te.

Quando sei pronto, lentamente apri i tuoi occhi.

Sei testimone, ora , del tuo stato d’animo.

Della tua emozione, del tuo processo di pensiero.

Con un inspiro profondo vai dentro di te; chiudi gli occhi e guarda fisso nel terzo occhio.

Percepisciti nella totalità del tuo essere, così come sei.  La consapevolezza del corpo, dei vuoti interni e dei vuoti esterni. Consapevole di ciò che puoi contenere in ogni singola parte del tuo essere.

“Io sono colui che è.”

“Io sono quello.”

Stai il tempo che ti è necessario.

Fai un respiro profondo e apri i tuoi occhi.

… parleremo  più concretamente delle strutture dell’Ego; ne abbiamo un bel po’: intanto scopriremo che cos’è l’Ego, che non è negativo. Se non ci fosse non potremmo essere la struttura che siamo per poi trascenderla ; se non ci fosse l’ego non saremmo la struttura che siamo ; ma il nostro compito è quello di tra-scendere .

C’è una struttura di ego che viene definita spirituale e che , in realtà, è un ego mascherato. ..

Solo apparentemente ci fa sembrare di avere perduto quelle strutture che poi ci creano dipendenza; in realtà quelle sono presenti sotto mentite spoglie. Ad esempio; anche l’attaccamento alla pratica è una forma di ego.

La pratica serve per liberarsi della pratica; ecco perché dev’essere costante. Solo se la pratica è costante, cesseremo di praticarla.

Perché non saremo più noi a praticare lei ma lei  a praticare noi.

Solo quando sarà così saremo liberati, infatti il Buddha non cessò di praticare il respiro neppure quando si illuminò.

Potete anche lavorare sulle frequenze, scegliendo, ad esempio di cantare l’ Om passando i singoli chakra con le tonalità corrispondenti . ..partendo da un do del 1° chakra, abbiamo un re, e poi il mi ecc…per arrivare a un la , un fa, un si … Potete giocarci, con questo suono. Così si espande il cuore, si espande il quinto chakra. Quando il chakra viene purificato lasciamo che l’energia si incanali , faccia il suo viaggio fin giù, fino a Kundalini , la quale si risveglia, si agita , sale e noi abbiamo queste vampate di calore , belle, piacevoli, per poi ritornare.

Magari potreste avere doni ancora più belli…

La pratica serve a contattare quest’occhio interno, perché, nel momento in cui lo contattiamo, siamo in contatto con il  Bindu: è il chakra dell’illuminato , Risiede dietro la nuca; di fatto corrisponde a dov’è la ghiandola pineale  e tu lo vedi in tutte le immagini di figure sante , raffigurate con il capo avvolto da un’aureola …  In realtà, quell’aureola non è altro che l’indicazione del  Bindu che si è aperto. E, quindi, il nostro obiettivo è contattare questo spazio , poi i doni del Risveglio possono arrivare copiosi…

E’ molto piacevole: da lì non si vorrebbe mai venir via… Si dice che quel punto luminoso è il centro della galassia . Perché noi siamo tutto l’universo ; noi siamo il nostro universo. Poi il lavoro di ascesa…..ad ogni strato apparterremo ad un universo, poi al cosmo, poi a un altro cosmo …sono tanti livelli.

Vedete come possiamo percepire questa infinitezza  ma, allo stesso tempo, questa concretezza. Noi siamo l’espressione sia di questa infinitezza sia di questa concretezza. E, quindi , espanderci verso l’interno  è inspiro , espanderci verso l’esterno è espiro.

Mi fermo nel punto dove si situa il logos che è nell’apnea …

Le tre vie della realizzazione della coscienza  cosmica …

La via sociale, la via dell’autodisciplina, la via della meditazione

Che emozione sto vivendo? Mi stacco, la identifico, la segno, ne sono testimone.  Che stato d’animo stai vivendo?….Sei testimone, lo descrivi, come si esprime? … Metto sotto analisi le emozioni; che valore ha, in questo momento, quest’emozione, per me? … espanderci verso l’interno  è inspiro , espanderci verso l’esterno è espiro.

Mi fermo nel punto dove si situa il logos che è nell’apnea …

Il lavoro di oggi serve anche per testimoniare lo stato d’animo. Lo testimonia osservandolo: queste tecniche servono per aiutarvi a testimoniare lo stato d’animo e la sua percezione. Se io do il giusto valore allo stato d’animo, all’emozione, ne ho la giusta percezione, posso staccarmi da esso per vedere dietro che cosa c’è . Do il giusto valore allo stato d’animo e alla sua percezione di esso.

Hai chiuso gli occhi perché se li tieni  aperti  sei  nello spazio esterno, non sta parlando il tuo cuore e corri il rischio che non parli la verità . Chiudi gli occhi, contatti profondamente l’essenza, e sei sicuro che l’Essenza ti farà contattare la verità.

Strato su strato su strato…Osservare i vari strati…Questo ci permette di liberarci, di risvegliarci alla coscienza del Sé…

Darshana degli Elohim– Conversazioni e insegnamenti dai corsi di meditazione 2010

Di |2017-10-06T17:23:03+00:00Gennaio 6th, 2012|Insegnamenti|0 Commenti

Netsah, l’Amore

“In principio Dio creò il cielo e la terra». In questo primo versetto della Genesi, la parola ebraica Elohim viene tradotta con “Dio”. Ora, Elohim è un plurale, e dovrebbe quindi essere tradotto con “gli dèi”. Gli Elohim sono gli angeli della sefirah Netsah. Sono loro che hanno creato il mondo, e questo avvenimento cosmico si riproduce sulla terra ogni volta che un uomo e una donna concepiscono un figlio. Quando creano un bambino, l’uomo e la donna sono sotto l’influenza di Netsah, l’amore, e gli Elohim partecipano alla formazione del corpo di quel bambino. Anche se l’uomo e la donna non ne sono coscienti, gli Elohim fanno comunque il loro lavoro. Le sefiroth sono regioni sublimi, ma lavorano ogni giorno in tutti i campi dell’esistenza. Sì, osservate soltanto la creazione di un bambino: gli Elohim sono presenti, il padre e la madre li hanno chiamati e, qualche mese dopo, appare un esserino davanti al quale tutti si meravigliano. Senza saperlo, gli esseri umani lavorano con forze cosmiche, con forze magiche. Quali forze magiche sono più potenti di quelle della procreazione? Si può, con la magia, scatenare uragani, ma ciò non è niente in confronto alla creazione di un essere vivente.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Di |2017-10-06T17:23:03+00:00Luglio 29th, 2011|Insegnamenti|0 Commenti

Vedere oltre lo Stato delle Cose

Vedere oltre lo Stato delle Cose è sempre stata una qualità che ho avuto e coltivata fin da piccola.Con grande resistenza però ho accettato, nel tempo, quelle parti di me che vivevano lo spazio della mia coscienza extra-ordinaria, tentando di mimetizzarmi nella “normalità” di una vita il più possibile simile alle altre, seppure sicuramente più privilegiata, tra arte, giornalismo, teatro, olismo.

In qualche modo comunque una vita multiforme e creativa… multidimensionale, con una personalità poliedrica e fortemente proiettata alla spiritualità e alla ricerca interiore. Frutto sicuramente dei precocissimi contatti già verso i tre anni con il mondo dell’Energia e dei suoi abbaglianti Esseri di Luce, attraverso continue esperienze extra- sensoriali, viaggi astrali extra-corprei,  scrittura automatica,  visioni, sogni premonitori, capacità sensitiva, messaggi intuitivi…

E poi il lungo e profondo apprendistato attraverso i Grandi Insegnamenti dei Maestri di Luce. L’apertura e la Fioritura del Cuore nell’incontro con il Cristo Cosmice l’accesso alla visione della grande biblioteca universale dell’Akasha.

Un caleidoscopio di “chiamate” alla mia Vera Natura, alla realizzazione del più alto Scopo dell’ Incarnazione integrando il Dono della Visione e della Guarigione con il mettermi al Servizio dell’Amore e del Divino Volere, per il massimo bene possibile dell’Umanità Sorella.

All’alba di questo Nuovo Tempo mi sono arresa al Mandato, al sapere di essere un Errante al Servizio della Schiera Celeste, essere protagonista, partecipe e testimone della formazione di una Nuova Coscienza Planetaria che mi si manifesta nella capacità di Parlare ai Cuori anche attraverso il Verbo del Channelling. Essendo con stupore e letizia un canale delle Frequenze di Luce e d’Amore, ” voci” , degli insegnamenti e messaggi cosmici di: Coscienze Evolute – La Grande Anima- La Madre- Gaia- Melkisedek il Sempre Veniente (Chrishos Cosmico)

E degli Elohim di Luce, pluralità del Principio di Luce Originaria che mi compenetrano e ci guidano lungo la Via dell’Origine dell’Uno nell’Uno.

Questo blog è dedicato ad Essi, alle mie Guide, ai Maestri Viventi, agli Avatar di tutti i Tempi.

Con Rispetto, Gratitudine, Amore.

Darshana degli Elohim di Luce

Di |2017-10-06T17:23:03+00:00Luglio 1st, 2011|Insegnamenti|0 Commenti

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