Channeling e messaggi

Il Maestro Interiore

Il Maestro Interiore

Channeling di Meditazione da eseguire e insegnamenti

Accetta il processo che ti fa partecipe .

Lo sguardo è nel terzo occhio , il respiro è lento, calmo, tranquillo e consapevole.

Inizia la visualizzazione di te partendo dalle estremità. Percepisci  tutto il tuo corpo : i piedi, le caviglie e i polpacci, le ginocchia , le cosce, i glutei, la schiena, il ventre, le spalle, il petto, il collo , la testa, le braccia, destra e sinistra, le mani; destra e sinistra.

Ti percepisci e ti vedi meditare sotto un grande albero: un enorme albero con un tronco grande e grandi radici e, mentre mediti, di fronte a te l’orizzonte : delle colline, dei monti, grandi pianure.

E tu mediti; ti vedi meditare nella posizione del loto e percepisci ora entrambi:  questo te fisico e quel te eterico che medita sotto l’albero.

Ti osservi meditare , sapendo che lui, lei è il tuo Maestro.

Tu sai che, a fianco a lui, sei nella piena coscienza .

Tieni con te questa immagine ;  tienila con te sempre.

Sappi che il tuo Maestro è li seduto e ti medita, ti sostiene, ti guida.

Fai un respiro profondo per ancorare quest’immagine al centro del tuo cuore: ancorala; staccala dalla tua visione come se fosse una fotografia e stringila al petto, sul tuo cuore. Tienila lì, come quelle foto dei parenti che, una volta, si conservavano, come una medaglia.

In forma virtuale conserva, nel tuo cuore, questa immagine del tuo Maestro che medita, che ti medita.

Da oggi a Lui potrai chiedere. E Lui saprà farti giungere la Sua risposta.

Fai un respiro profondo per ancorare questa immagine; lasciati riscaldare il cuore, ora, le membra di quel tuo piano fisico: lascia che si espanda in te il tepore di questo incontro.

E, quando ti senti pronto, lentamente, come se fosse il tuo Maestro a farlo, poni le tue mani sul tuo capo. E le parole del Maestro, ora, sono le tue: le suggerirai a te stesso e nel tuo nome.

Queste sono le tue parole: ti benedico, figlio, perché tu sei in me ed io sono in te. (Ripetile mentalmente)

Che ognuno di  voi lo sussurri a sé stesso, che possa aspettarsi la sua voce. “Ti benedico figlio (Nome) perché tu sei in me e io sono in te.

Percepisci il tepore, la forza, la dolcezza, la protezione, l’amore … di te a te.

Poi porta le mani sul cuore e qui puoi aprirti alla gratificazione, al grazie. E, in questo riconoscimento, ogni tuo passo è il passo del Maestro; ogni tua azione è l’azione del Maestro; ogni tuo sguardo è lo sguardo del Maestro; ogni tua parola è la parola del Maestro; ogni tuo pensiero è il pensiero del Maestro; ogni tuo cruccio è il cruccio del Maestro.

E ciò che risiede in te non è altro che lo splendore della sua veste. La  veste del Maestro

Avvolgiti nel manto del Maestro, nel suo scialle, nella veste Sacra …

Senti la tua schiena eretta, imponente, allineata. Senti il tuo centro, il cuore, al centro del tuo intero sistema.

Il Maestro ti guida con passo svelto e sicuro.

Vai spontaneamente nell’apnea.( da sei a più secondi senza forzare)

Inspira e riempi il petto.

Espira e manda giù.

Inspira e riempi il petto.

Espira e manda giù.

Inspira e riempi il petto.

Espira e manda giù.

Poni le mani sulle ginocchia; percepisci il calore, percepisci la costituzione, la schiena eretta.

Proietta dal tuo cuore un fascio di luce parallelo alla terra, davanti a te. E dalle mani e le ginocchia proietta un fascio di luce parallelo alla Terra, che va a congiungersi con il raggio del cuore. Dal terzo occhio proietta un fascio di luce parallelo alla terra che va a congiungersi col raggio del cuore. In quel punto luminoso davanti a te ,dove convergono tutti i raggi ,si proietta l’energia del Maestro.

Fai un respiro profondo per ancorare l’intento , tieni per qualche minuto le mani sul cuore.

Riprendi a percepire te, la tua essenza, il corpo fisico.

Fai un respiro profondo e, lentamente, quando ti senti pronto, apri i tuoi occhi.

………………………………………..

Avete contattato il Maestro …. Il Maestro ha voluto , specificamente, essere con voi, facendovi la richiesta di tenerlo stretto, di portarlo sul cuore come le immagini che si mettevano una volta nel medaglione. Quindi basterà che voi chiudiate gli occhi , portate le mani sul cuore, stringete quell’immagine.

Affidatevi totalmente perché lui ha tutte le risposte per voi, per ciascuno di voi, perchè sa esattamente ogni cosa di noi, perché esso è in noi e noi siamo in lui.

La settimana scorsa avevo detto che avrei parlato di alcune cose  questa settimana e , manco a farlo apposta, durante la settimana, ho avuto una canalizzazione proprio rispetto all’argomento che citavo.

La prima parte della canalizzazione  che condivido è molto semplice: la prima volta che la Divinità è scesa nel Dio fatto uomo è stato per condividere e sperimentare attraverso di noi.

La seconda volta , la Seconda Venuta è la purificazione dall’ego. La seconda venuta è: non c’è più ego, totalmente. La disidentificazione più totale poiché noi e lui siamo in gioco.

Un’altro punto della canalizzazione era che tutto ciò che vediamo siamo noi. Anche il telegiornale. Poiché noi vogliamo vedere quell’aspetto nella forma in cui ci colpisce. Lo stiamo identificando e ci identifichiamo in quella struttura e quindi quella notizia o quell’azione o quell’immagine hanno un valore ,per noi, nella misura in cui ci identifichiamo con la struttura del gioco ….

Cioè diventa struttura dell’io.

Quindi tutto ciò che noi vediamo siamo noi ed è nostra struttura.

Tante volte abbiamo parlato della realtà oggettiva che non esiste perché esiste una sola realtà soggettiva: la mia realtà è diversa dalla tua ed ogni realtà è diversa dall’altra.  Allora dov’è la vera realtà: cioè, dov’è la mia verità?

Non c’è, poichè ci sono le verità di tutti, quindi non c’è una verità oggettiva se non, forse, la somma di tutte le verità; quindi la somma di una diversità. Ma la somma di queste diversità non è un’altra verità… Non c’è quella realtà. E questo piano è più sottile, è più profondo .

Per incontrare il Maestro, per accettare la seconda venuta, per accettare il passaggio dopo l’esperienza, dopo la sperimentazione che abbiamo fatto come umanità, è l’abbandono totale dell’ego, di tutte le forme di ego.

Mi è stato mostrato dai Maestri, dal Melkisedek,  un ego che è il più duro a morire, cioè quello più duro da abbattere: l’ego spirituale.

Il Maestro, cioè il nostro essere nella maestria, cioè il nostro essere nell’essenza, quindi nella purezza, nella disidentificazione egoica, dall’ego, risiede in una parte distaccata da noi come ego. Per questo abbiamo fatto il lavoro di vedere il Maestro che è come un’entità, come un corpo eterico: è come un’immagine proiettata di noi. Poiché ,quando noi abbandoniamo totalmente l’identificazione, l’ego siamo noi perché ci serve per strutturare o, perlomeno, questo ci serviva fino a quando l’umanità ha dovuto fare un cammino di evoluzione che non è completato: noi non siamo completi.

Lo sanno, chi lavora sulle strutture energetiche del corpo, sulle strutture morfogenetiche, gli osteopati, coloro che lavorano sulla biodinamica,..loro sanno che noi non siamo completi.

Non siamo destinati ad essere soltanto questo che vediamo poiché noi siamo ancora in espansione, mentre le strutture dei mondi minerali, vegetali e animali hanno concluso in qualche modo la strutturazione… Ognuno è in una dimensione: l’essere umano è ancora in espansione nella sua struttura del foglietto embrionale. Quindi la struttura dell’ego ci è servita, nell’evoluzione, per sapere chi siamo.

Ma , per sapere chi, veramente, noi siamo, dobbiamo togliere quell’identificazione.

Il bambino, quando nasce, non sa chi è, poi  viene chiamato per nome. Lui non sa di avere neanche un sesso. Non sa. Poi viene chiamato  per nome e non sa che quel nome è maschile o femminile. Questa identificazione avviene intorno ai due anni, per poi strutturarsi verso i tre, per poi completarsi  intorno ai sette -nove anni. In questa tranche lui passa dal non saper che cos’è ad un’identificazione: tu sei Luca, maschio, figlio di etc etc.. E li comincia la prima struttura.

Poi c’è l’Io. Poi c’è l’io in relazione agli altri; l’Io in relazione alle esperienze della famiglia, del sociale. Fino ad identificarsi totalmente. Io sono… , manager, sposato…abito in via.. etc

Poi ci può essere un episodio, una malattia, un qualcosa di molto forte o forse  semplicemente, una voce interna che, a un certo punto, affiora e fa vacillare l’identità di questo Luca Rossi, manager…

Ad un certo punto lui comincia a chiedersi “Chi sono?”. Come mai si chiede “chi sono”?. Tutti quanti noi siamo passati attraverso questa fase di chiederci: ma chi sono? Che voglio io, dalla vita? Che cosa sto cercando? Perché sono così inquieto?

Quale struttura va ritoccata? La relazione sociale? Magari la relazione familiare, magari la relazione della propria sessualità..Sono tante, le strutture. Tanti mondi, tante dimensioni.

Allora, quella richiesta “chi sono?” arriva perché arriva per destabilizzare; arriva perché quell’identificazione non è comoda, non è adatta o, perlomeno, non è più appagante.

Allora Luca Rossi inizia un cammino che, si dice, di ricerca.

Che abbiamo da ricercare?

Ciò che viene richiesto, in questa ricerca, è di ringraziare l’ego per il lavoro fatto fino ad un certo punto. “Però adesso, grazie, non mi servi più”.

Allora il signor ego deve fare spazio alla signora essenza che deve poter uscire, esplodere e navigare…

La signora essenza è, in qualche modo, indistinta: non ha una categoria. Non ha un volto.

Il signor ego ha un volto , ha una struttura: tutte le emozioni sono strutture egoiche; tutti i pensieri sono strutture egoiche. Questo non vuol dire che siano negative: sono funzionali ad un processo che, ad un certo punto, dobbiamo avere il coraggio di abbandonare.

Quindi, il signor ego ha un volto; ha dei volti. Ha una maschera, potremmo dire, mentre la signora essenza è indistinta: non ha volti, non ha corporeità, non ha emozioni; è pura luce. E’ puro amore: amore senza la condizione …Cioè incondizionato.

La signora essenza è l’espressione di questa totalità dell’essere.

Quindi, così come ci vediamo, siamo una struttura egoica, che ha determinato tutto di noi: come ci vestiamo, come ci laviamo, come ci pettiniamo, come mangiamo, come cresciamo, che tipo di struttura di volto abbiamo, che tipo di struttura corporea abbiamo… La razza è una struttura egoica.

Ecco perché i risvegliati non hanno corporeità: possono cambiare  Li vedi oggi in un modo domani in un altro e, nello stesso momento, li puoi vedere in maniera diversa. Li guardi e possono cambiare…

Ogni sfera egoica (questa è un’altra cosa che mi è stata detta tempo addietro e che sto cercando, poi , di trasferire a quelli di voi che vogliono entrare nel dettaglio, che sono pronti a ricevere) appartiene ad una dimensione. Ogni sfera egoica è una dimensione, un campo dimensionale, un mondo, quindi con tutto quello che comporta quel mondo. C’è proprio un mondo; una dimensione totale: immaginate il nostro mondo. Immaginate tanti astri; ciascuno per ogni struttura dell’ego. Pensate quanto lavoro. Pensate anche alla grandezza di questo disegno.

L’ego è un campo morfogenetico. Ogni ego, ogni struttura di ego è un campo morfogenetico.

Perché dobbiamo trascendere l’ego? Quando serve e a chi serve?

Perché l’ego deriva dalla sofferenza, e vogliamo liberarci dalla sofferenza, però non vogliamo abbandonare l’amante , Ego, che ci fa soffrire o, perlomeno, una struttura di pensiero ci fa vedere la sofferenza. Se vi dicessi che la malattia è una struttura di ego può darsi che vi alzate e ve ne andate: infatti è emerso e confinato in tale area.

Chi non sa rinunciare al controllo , cioè alla struttura di ego che non rinuncia al controllo, vive dolori articolari, quel dolore è estrazione della struttura.

Nel ‘900 l’umanità ha toccato la sapienza pressoché totale: in questo millennio è alle soglie della conoscenza. Molti hanno concorso a tutto questo. Anche ciascuno di noi, facendo questo che vediamo … meditare consapevolmente …

L’Io non è l’Ego: non sono la stessa cosa. L’ego è l’aspetto volitivo dell’Io. L’Io è l’identificazione; l’ego sono le strutture di questa identificazione. L’io non è ancora la personalità, l’ego sono le strutture che rendono l’Io personalità. Sono due cose differenti.

Sennò sarebbe facile, il lavoro!…

Allora: l’ego sono le strutture che compattano l’io…L’io comincia ad espandersi, si identifica “a me piace il cioccolato, il rosso, viaggiare, etc”; sono tutte espansioni: cominciano le prime strutture che determinano altre strutture, e così via..

Quindi tu sceglierai tutte le persone che, in genere, amano le stesse cose ed è un’altra  struttura; diciamo un grande albero che si ramifica. Chiaramente può, a volte, per antitesi, creare un’altra struttura di quelli , diciamo, che non amano le stesse cose … E , mano a mano, tutte queste strutture, creano il campo morfogenetico di quella che definiamo la personalità,  ma che non è neanche una sola perché ognuna di queste strutture è una sub-personalità.

Come ci liberiamo dall’ego? Abbiamo visto a cosa serve: supporta la struttura per sapere chi siamo: ci fa fare l’esperienza come umanità  (Gli autistici hanno strutture egoiche molto settoriali e non riconoscono le altre).

L’ego è il desiderio; se io non ho desideri non ho ego. Quindi il desiderio fa nascere la sperimentazione perché non sono consapevole che ho, quindi desidero di avere. Per diventare consapevoli si fa il cammino a ritroso: difficilissimo perché siamo  ben strutturati in questo …

Siamo individui, ma siamo anche collettività: quell’individuo , da solo, non se ne faceva niente della sua sperimentazione: ha dovuto condividere. Es. il bambino chiuso in una stanza, non saprà mai chi è.

Quindi il desiderio (il primo desiderio che abbiamo alla nascita è il contatto con la nutrice); il desiderio di ricongiungersi è la prima struttura di ego. Simbolicamente noi tendiamo sempre al ricongiungimento: ricongiungerci alla fonte. Tornare a casa. Dove? All’Essenza. Quell’involucro che ci conteneva.

Quindi la prima struttura è il desiderio che comincia a farci espandere e , quindi, a incontrare l’altro che ci determina e ci dice, a un certo punto, “Tu sei….”etc etc..

Tutte strutture su strutture.

Che cosa contengono queste strutture?

Come possiamo lavorare per cominciare a scalfire? Come possiamo  liberarci del desiderio? Non basta esserne coscienti: la coscienza è una struttura dell’ ego!

La coscienza è una struttura egoica. Tu vedi il cosmo: è in costante mutamento. L’unica certezza è il cambiamento. L’unica certezza dell’essenza è il cambiamento!  Si espande e si contrae all’infinito….

Cominciamo a martellare le nostre strutture egoiche attivando la sospensione del giudizio non solo suglii altri ma soprattutto su noi stessi. ..

E il non attaccamento. Non sono dipendente da una determinata cosa. Questo è il primo passo.

Se vi va, potete ricontattare ,durante la settimana, il vostro Maestro e chiedere; avrete sicuramente delle domande e potrete sperimentare la risposta della vostra vita, attraverso ciò che vi accade, attraverso i pensieri e le cose che vi vengono incontro. Se non avete niente da chiedere siete a un buon livello! Per esempio potreste cominciare a chiedere rispetto alle strutture egoiche : “Maestro, come posso liberarmi dalla sofferenza del sentire le notizie del telegiornale?”. La vera arte sta nell’ascoltare e non lasciarsi condizionare!!

La mente deve annullare la mente; quando si supera l’ultimo ego, quello spirituale. Quand’è che la mente arriva ad annullare la mente?  E ancora mente , la mente che si deve superare: è uno stadio dell’evoluzione umana. Non la possiamo vivere nella terza dimensione.

La libertà dal recinto dell’ego… Il recinto.  I cavalli nel recinto. Fai un recinto …. e tu stabilisci quanto deve essere il recinto. Le strutture della mente ( il recinto) ci servono per darci dei puntelli anche perché, come educatori, dobbiamo contenere il trasbordare. Sempre con la sospensione del giudizio; dobbiamo solo metterci in ascolto. Questo lo possiamo fare solo creando un grande recinto. Ai bambini diciamo: dentro al recinto puoi fare quello che vuoi, ma non oltre. E facciamo sempre in modo che il recinto sia molto ampio, molto vasto.  Fino a che non ce ne sarà più bisogno. I cavalli, quindi potranno  galoppare in uno spazio sempre più grande,  finché non ci sarà più bisogno del recinto…

Darshana degli Elohim- Conversazioni e insegnamenti dai corsi di meditazione 2011

Di |2017-10-06T17:23:02+00:00Febbraio 6th, 2012|Channeling e messaggi|0 Commenti

La Via del Cuore è la via della partecipazione

La Via del Cuore è la via della partecipazione

La Pace è sinonimo di gratitudine

Channeling da La Grande Anima

Vi ringrazio infinitamente di essere qui; ritrovarci, ancora una volta, per condividere questi momenti di appartenenza . Per condividere un intento che, ciascuno di noi, porta avanti a suo modo; nella misura in cui può, con modalità differenti, ma sicuramente , se siamo qui, è perché condividiamo il desiderio di amore, il desiderio di unione, di partecipazione, di consapevolezza profonda della propria esistenza messa a servizio dell’umanità intera . Poiché è solo questo lo scopo dell’essere umano condividere l’appartenenza con gli altri; condividere il proprio cammino con gli altri; farsi partecipe degli altri .

Si dice che l’uomo è un animale sociale (qualcuno dice anche che è asociale) ; in realtà la socialità è insita nell’animo umano, fin dalla primissima età: condivide, partecipa. E la consapevolezza, la partecipazione consapevole è sinonimo di gratitudine per l’abbondanza dei frutti di questa Terra, di cui possiamo nutrirci tutti  se, consapevolmente, sappiamo ridistribuire le risorse; se, consapevolmente, sappiamo donare ciò che ci è superfluo ; se, consapevolmente, sappiamo dividere l’unico tozzo di pane che abbiamo in due, in tre, in quattro.

La Via del Cuore è la via della partecipazione; ogni nostro progresso ha senso se lo condividiamo . Ogni nostro fallimento ha senso se lo partecipiamo.

Poiché noi e gli altri siamo una sola cosa, Tutto è Uno, tutto è aspetto della molteplicità . In noi albergano tutti i multiversi, i mondi, i cosmi, gli universi. Ogni nostra cellula vibra del suono dell’immenso creato; niente ci appartiene poiché noi siamo il Tutto.

Noi siamo l’espressione del Tutto.

Il plenilunio dei gemelli, del mese di giugno , è un plenilunio dedicato alle relazioni , quindi a come entriamo in relazione con il mondo, con gli altri, con i nostri familiari ma anche con il creato: con gli animali, con le piante, con la natura. Come entriamo in relazione con la fratellanza dell’umanità, con la fratellanza degli esseri senzienti , con la fratellanza del Creato.

Quindi, oggi, i nostri cuori, vogliamo metterli in sintonia con queste domande che sono anche un intento: essere testimoni di questa modalità di rapportarsi alla fratellanza del Creato .

Sono profondamente onorata di sedere con voi ,qui, stasera.

Al di là di ogni tecnica , sedere insieme ai propri fratelli e sorelle è già un atto meditativo. Accogliere ed essere accolti è già un atto meditativo.

Fare , senza nulla fare.

Percepisco il grande amore che c’è in ciascuno di voi . La dedizione delle vostre vite.  E la Grande Anima che mi anima vi è profondamente grata:

” E’ il tempo di meditazioni per la Pace : la Pace nel mondo, la Pace nei nostri cuori .

La Pace è sinonimo di gratitudine: sii grato alla vita e sarà Pace nel tuo cuore 

Pace è sinonimo di fratellanza: accogli i tuoi fratelli e sarà Pace nel tuo cuore.

La Pace è sinonimo di perdono: perdona, chiedi perdono,  e sarà Pace nel tuo cuore.

La Pace è sinonimo di silenzio: usa le parole necessarie; non sprecare le tue parole; sappi usare le tue parole; regala una parola di bene; sappi gratificare l’altro attraverso le tue parole di bene ; sappi cogliere nell’altro i suoi aspetti positivi attraverso le tue parole di bene e sarà Pace nel tuo cuore.

Pace è sinonimo di bellezza: riconosci la bellezza che è in te; riconosci la bellezza che è negli altri, la bellezza che è nelle opportunità anche se non sempre favorevoli;  riconosci la bellezza della natura, della naturalezza, riconosci la bellezza di essere naturali : sii naturale e sarà Pace nel tuo cuore.

 

Pace è sinonimo di accettazione:  sappi accettare l’altro per come è ; accettati per così come sei. Sappi individuare il compito ; accetta il tuo Mandato, il più alto scopo della tua incarnazione  e sarà Pace nel tuo cuore.

Pace è sinonimo di equità: sii equo , sii giusto, vivi nella giustizia. Stai nell’equilibrio e sarà Pace nel tuo cuore.

Pace è sinonimo di coraggio: sii forte , preparati; abbi fede , preparati; fortifica il tuo intento; sii fermo nella tua volontà; chiarisci le tue azioni; chiedi luce ai tuoi obiettivi; vivi il potere dell’amore; sii forte in questo e sarà Pace nel tuo cuore.

Pace è sinonimo di purezza; sii cristallino, limpido, chiaro. Purifica, purifica, purifica. Sii come il diamante; risplendi di te; lasciati riverberare nello splendore di ogni cosa e sarà Pace nel tuo cuore.

Pace è sinonimo di stupore: sii come un bimbo che guarda alla vita con speranza, con sorpresa, con stupore. Sii quel bimbo che ama danzare, saltare, gioire; sii lo stupore di nuova conoscenza: non ti fermare, non ti compiacere di ciò che sai.  E sarà Pace nel tuo cuore.

Pace, tu lo sai, è Amore, e tu lo sai profondamente dentro di te.

Quella forza, quella vitalità, quell’instancabile, indomabile forza che hai dentro di te quando ami. Quella quiete , quel silenzio, quel tepore, quel canto, quella melodia è la Pace: quel centro esatto in cui tu sei ora.

Percepisciti  da un punto di vista più alto. Percepisciti oltre il tuo settimo chakra; portati più in alto. Percepisciti all’ottavo, nono, decimo, undicesimo, dodicesimo chakra oltre il capo.

Percepisciti.  Senti che è possibile un punto di vista più elevato … senti che è possibile .

Senti  e percepisciti in espansione in avanti, indietro, espandi .  A destra, a sinistra : espandi. In alto come in basso: espandi.

Percepisciti fluttuare, fluttua e vai verso l’altro. Fluttua da te all’altro, in questo grande cerchio, come una danza, di aria , di leggerezza. Fluttua.

Abbi la consapevolezza della tua essenza:  incorporea, potente, splendida . E in questa esperienza vivi nello  stato della Grazia. 

Sei consapevole di te e di come ti sei espanso; di come puoi avere un punto di vista più alto.

I nostri cuori si sono parlati , si sono amati,hanno gioito.”.

La Grande Anima  che mi anima vi abbraccia; sappiate che siete sostenuti, che siete amati, che siete guidati .

Giugno 2010-  Channelling di Darshana degli Elohim da La Grande Anima

Di |2017-10-06T17:23:02+00:00Febbraio 6th, 2012|Channeling e messaggi|0 Commenti

Padre Nostro, il padre di tutti Il mantra del Cristo Cosmico

Respira  profondamente per ancorare il tempo interiore, il Tempo  in cui hai preso contatto con il tuo Sé interiore, o almeno ci hai provato.
Lo scorrere dei pensieri, sono la mente che vive del silenzio della mente.
E’ il cuore che vive. L’incontro di oggi vorrei dedicarlo all’unico mantra che il maestro Gesù ha lasciato all’umanità in sua memoria, il Padre Nostro.
Un mantra potentissimo alla stessa stregua dei mantra orientali o delle altre tradizioni. Lo ascoltiamo in aramaico che è la lingua originale di Gesù. La versione in latino è una traduzione che contiene delle imprecisioni.

Il Padre Nostro consta di 11 passaggi:

Padre nostro
che sei nei cieli,
sia fatta la tua volontà
come in cielo
così in terra,
dacci oggi
il nostro pane quotidiano
rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
non ci indurre in tentazione
ma liberaci dal male
Amen.

1) Padre Nostro, il padre di tutti non solo mio o tuo, ma nostro di tutti. Padre in aramaico contiene in se il suono originale…om…quindi è origine del tutto, che appartiene a tutti, razza, specie pianeta, universo..-

Fai un respiro profondo e medita sul primo passo: Padre Nostro.
Quando ti rivolgi al Padre è nella sua connotazione maschile e femminile, padre e madre, nella sua totalità come atto creativo, come sorgente, come luce infinita, sapienza infinita, intelligenza infinita.

2) Che sei nei cieli, la sua connotazione è oltre, è nei cieli.
Il nostro cielo è il giorno e la notte, il sole e la luna, i due principi, maschile e femminili.
Non che sei nel cielo, cioè il cielo che l’Io conosce, ma che sei nei cieli…cioè anche oltre il mio conoscibile, oltre il mio sapere ed oltre tutti gli universi che la mente umana può raggiungere nella sua conoscenza. I cieli che avvolgono ogni cosa, è come dire che sei in ogni cosa, poiché i cieli sono il manto che tutto avvolge….che sei in ogni cosa

3) Sia fatta la tua volontà, padre nostro, padre e madre nostro che sei nei cieli in ogni dove, sia fatta la tua volontà, che è anche la mia, tua espressione e tuo disegno.

4) Come in cielo dove si esprime la tua essenza, il tuo essere… come in cielo, ecco che ora diventa singolare, cioè come nel mio cielo,

5) Così in terra, così come nella mia terra.
In cielo, nel mio cielo, in terra nella mia terra, nel mio dentro, nel mio fuori,nel mio alto, nel mio basso. Nel mio essere prima dell’incarnazione, nel mio essere dopo l’incarnazione, sia fatta la tua volontà poiché essa é come in cielo nel mio cielo, come in terra nella mia terra, nel mio dentro nel mio fuori. Nel tempo prima dell’incarnazione nel tempo dell’incarnazione.
Sia fatta la tua volontà poiché essa esprime il mio cielo, la mia terra, poiché essa esprime la mia volontà. Questo è il nucleo della legge della attrazione, sia fatta la tua volontà poiché essa è anche la mia.
Come in cielo così in terra, come sopra così sotto, come dentro così fuori come a destra così a sin come avanti così indietro in una perfetta triangolazione terzo occhio, cuore e ki, centro vitale.
Sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra: è l’espressione della Trinità,la volontà del padre che discende nella terra che genera il figlio affinché possa produrre con la sua azione e studio ed essenza, con la sua vita, la discesa dello spirito.
Padre e Madre nostri, che sei in ogni dove, sia fatta la tua volontà che è anche la mia, poiché é in cielo poiché è in terra
Prova a meditare su questa traduzione, più fedele all’aramaico antico. Fai un respiro profondo…

6) Dacci oggi, qui ed ora, dacci ora, esprimiti ora, ora divieni substanzia, ora
che sia la luce, che non sia un passato od un futuro… che sia ora, che sia che avvenga, che divenga, che si manifesti

7) Il nostro pane quotidiano, se, così come è, sia fatta la tua volontà , poiché essa è anche la mia, come nel mio cielo, come nella mia terra sia manifesto il nostro pane quotidiano.
Ecco che la responsabilità non è delega ad un dio esterno, ecco che la responsabilità, la possibilità la potenza è nell’uomo, è nel figlio generato dal padre.
E’ nel figlio che nel suo fare, nel suo agire permette allo Spirito di discendere, solo quando il Padre e lo Spirito si incarnano nel Figlio può accadere.
Solo quando permettiamo al Padre/Madre di generare il figlio nel cuore, il Cristo nel cuore, può scendere lo Spirito, cioè la Substantia e quindi essa è manifesta e quindi essa manifesta:

Che sia manifesto il nostro pane quotidiano, il nostro, non il mio o il tuo.Il nutrimento per ogni popolo, specie, pianta ed universo ma meglio ancora è un nutrimento dell’anima, non è una garanzia della pagnotta…che sia manifesto il nutrimento del mio cuore, poiché da esso nel momento in cui unisco e genero la Triplice fiamma, la trinità può far sorgere il manifesto, può sorgere il manifestato, ed allora ogni cosa mi appartiene …ora…qui ed ora.

Il nostro pane ora, il pane:

Lo prese., lo spezzò e disse prendete e mangiatene tutti, poiché esso è offerto in sacrificio di me E’ corpo, è Substantia, è materia, poiché in esso Padre e Figlio sono una cosa sola.
Il Corpo del Cristo, non è nei brandelli della sua carne crocifissa, il Corpo del Cristo è la Substantia della Sua Luce.
Lo spirito disceso per amore del figlio verso il padre
Lo spirito disceso per amore del padre verso il figlio
Che sia manifesto ora, il nostro nutrimento, il nutrimento del mio cuore, ciò che viene nutrito è il cuore.

Il nutrimento della mia anima, il nutrimento del mio corpo, il nutrimento del mio presente, il nutrimento del mio futuro, il nutrimento passato, il nutrimento della mia specie, il nutrimento di tutte le speci, il nutrimento del mio pianeta, il nutrimento dell’universo, il nutrimento di tutti gli universi.

8) Rimetti a noi i nostri debiti,
Padre, perdona loro poiché non sanno ciò che fanno… ha la stessa valenza… rimetti a noi i nostri debiti, dimentica, meglio ancora restituiscici… perdona… perdona
Quali sono i debiti di cui parla il cuore?

Non sono le bollette, né i debiti di banca… sono i debiti dell’anima…perdona, perdona… ciò che inconsapevolmente abbiamo detto, fatto, fatto subire, inconsapevolmente nelle vite precedenti, inconsapevolmente nelle vite future…

Il mantra del Cristo Cosmico è universale, viaggia nel tempo e nello spazio
Il mantra è luce, vibrazione frequenza … perdona….

Ma chi è che perdona? Il Cristo interiore, il cuore perdona, il cuore consapevole, che si libera dalla sua inconsapevolezza,

9) Come noi li rimettiamo ai nostri debitori… perdona ciò che dobbiamo, così come noi perdoniamo ciò che ci è dovuto…

Ecco questo è liberare il nodo del karma.
Questo è liberare la legge del contrappasso, ciò che hai fatto a me farò a te, ciò che farai a me io farò a te…
Il mantra lo libera… perdona ciò che dobbiamo, ciò che abbiamo fatto subire come noi perdoniamo per ciò che ci è dovuto

Il perdono risiede nel cuore, non può perdonare lo stomaco, non può perdonare il chakra dell’addome, non può perdonare il chakra del perineo, non può perdonare il terzo occhio, ecco perchè il perdono non si può dire con il quinto chakra, non basta la parola… si può operare solo nel cuore…perdona, a noi ciò che dobbiamo come noi perdoniamo per ciò che ci è dovuto.

10) Non indurci in tentazione… qual è la tentazione, la tentazione sublime è il dubbio, è il dubbio che possa esistere questo Cristo nel cuore, la capacità del cuore di essere Coscienza Cristica vivente, è il dubbio che nel nostro cuore dimori sempre il Maestro… questa è la peggiore delle tentazioni…

Qual è un’altra tentazione sublime? E’ la paura di essere soli, di essere separati, la paura di non farcela, la paura di morire.

Se c’è la paura, non c’è il Maestro se non c’è il Maestro lasciamo spazio al dubbio, dubbio e paura sono come il gatto e la volpe. Sanno ben vendere il loro inganno.Fai sedere il Maestro nel tuo cuore, fai sedere la certezza, lo scopo , l’obbiettivo, la determinazione, il desiderio, fai sedere il coraggio, la solidarietà, fai seder l’amico che vibra con il tuo cuore… non il gatto e la volpe, non lucignolo…

Qual’è un’altra tentazione sublime? Il possesso…e numerose altre, stiamo parlando di cose non evolute del 1 e 2 chackra inferi da cui tenersi ben lontani..
Non ci indurre in tentazione, cioè allontana da me la paura, il dubbio, fa che io abbia sempre fede…
Fai un respiro profondo, prova a pensare ora dentro di te le parole: io sono con te, tu sei in me, io siedo con te sul trono del mio cuore, tre volte

11) Ma liberaci dal male
Qual’ è il male? L’Ombra che aspetta di divenire alla Luce?
Chi stabilisce cosa è male, cosa è bene, ciò che è bene per me può essere male per te, ciò che è male per me può essere ottimo per te

Chi stabilisce, se non la mente limitata di un gerarca, di un dittatore che con qualunque mantello si sia ammantato ha stabilito solo una regola che proveniva dalla sua mente e non dal suo cuore

Ciò che è schifo per te è gustosissimo per me ciò che è osceno per me è normalità per te
Ecco come si crea la separazione…giudicando…liberaci dunque dal giudizio

Facci abbracciare l’oscurità della nostra ignoranza, facci abbracciare l’altro nella sua mutilata mancanza di Te, colui che nulla ha perché non Ti possiede nel cuore, non ti manifesta nella sua vita, il nulla tenente, l’assassino, il reietto,facci abbracciare l’ombra delle azioni inconsapevoli della Storia e dell’umanità dolente…

Poiché sono aspetti dell’uomo, cioè di me, liberaci dal male, dunque è liberarci dal giudizio, poni nel mio cuore il gioiello della compassione…
Proviamo a recitarlo come sarebbe nella traduzione più vicina all’aramaico:

Padre/(Madre) nostro,
che sei in ogni dove
sia fatta la tua volontà poiché essa è la mia
come in cielo, come in terra
Che sia manifesto il nutrimento del mio cuore,
perdona a noi ciò che dobbiamo
come noi perdoniamo per ciò che ci è dovuto
non ci indurre nella paura, liberaci dal giudizio,
amen amen amen

Fai un respiro profondo, ripercorri mentalmente le singole tappe di questo viaggio dentro la Triplice Fiamma del Cuore Cristico. Sii consapevole del Maestro che siede nel tuo cuore… io sono in te, tu sei in me, io siedo con te sul trono del mio cuore… così è, così è, così è…

Rafforza l’intento con la tua azione consapevole. Fai un respiro profondo e lentamente riprendi il contatto con il tuo corpo e il tuo spazio.

Meditazione guidata da Darshana degli Elohim
In compenetrazione con il Melkisedek

Di |2017-10-06T17:23:02+00:00Febbraio 6th, 2012|Channeling e messaggi|0 Commenti

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