Fai un respiro profondo, per ancorarti a questo momento.
E sempre si compie il miracolo di stare assieme,
sempre si compie il miracolo della chiamata del Cuore,
perchè ciò che anima il nostro desiderio è la chiamata del nostro Cuore.
Ogni nostro sogno, ogni nostro desiderio, ogni nostro intento, anche quando rinunciamo,
così come quando scegliamo, anche quando rifiutiamo, così come quando accettiamo,
anche quando neghiamo,così come quando affermiamo, quando spergiuriamo,
così come quando siamo nella verità, quando ascoltiamo, così come quando cediamo.
Ogni cosa risponde alla chiamata del Cuore.Nel cuore risiede il nostro più alto Sè.
Il Cuore è il grande chakra che si va espandendo sempre di più,
per divenire l’unico grande chakra che assorbirà il primo, il secondo e il terzo,
e sarà quello che ci porta in una nuova struttura, sensoriale, fisica, relazionale, sovramentale.
E allora questo grande chakra che va espandendosi,
e che giunge pienamente alla sua realizzazione in questo tempo,
è colui che ci chiama.
Non sono i Maestri, non sono le filosofie, non sono le religioni, non sono le spiritualità
così come vengono definite.
E’ semplicemente il colui che è, che parla attraverso il canale del cuore.
Nelle notti di plenilunio, quando il Dio Padre si compiace e onora il Dio Madre,
esso è molto più vicino, e il tramite è quel globo.
Queste due qualità, molto presenti in ciascuno di noi,
che regolano i nostri cicli, i nostri bioritmi,
che regolano il ciclo delle maree così come il ciclo delle nascite,
questa magnifica entità regala all’umanità il suo potere splendente, nelle notti di plenilunio.
E pare che la vibrazione sia così potente e sa così perfettamente dialogare con il fuori.
Ecco, forse è per questo che alla chiamata si risponde.
Divideremo la serata in tre parti, per chi ha pazienza e tempo.
Questa prima parte, che è il messaggio, la seconda parte ci dirigeremo a piedi
in una piccola carovana sacra verso i bastioni,
per assistere se Dio vuole all’Eclissi di Luna, intorno alle nove e trenta
nove e quaranta, e sarà visibile per un pò nell’asse sud-sudest,
poi ritorneremo qui per ricevere il Diksha.
Il Diksha in questo momento, viene ulteriormente aperto a tutti,
attraverso la possibilità di collegarsi al sito ed assistere agli OM per i Diksha Giver,
alle webcast cioè agli insegnamenti di Bhagavan,
in questa presenza di Unità forte che è la chiamata del Cuore.
A cosa servono i Maestri? Quasi più a niente.
Siamo come figli cresciuti, che vanno ognuno per la propria strada, ormai.
Ma, guardandoli, possiamo riconoscere chi siamo, come quando guardiamo nostro padre e nostra madre,
come quando guardiamo i nostri avi, possiamo dire, quello è una parte di me, quello risiede in me.
La presenza dei Maestri e la presenza di chi porta il loro nome serve a questo,
a dire “quello risiede in me”, “quello” sta per Colui che E’,
e lì potete poi notare, alla sinistra, guardando, la discendenza,
la Shrimurti, che sono il principio maschile e femminile con il loro albero genealogico.
Che cos’è la discendenza?Abbiamo due possibilità di tipo energetico,
non parliamo in termini scientifici.
Una possibilità è che siamo una struttura creata ad hoc,
quindi in noi sono fortemente conservati i tratti della discendenza degli Elohim,
che sono aspetti del Colui che E’.
L’altra possibilità è riconoscere la discendenza del Tutto Ciò che E’ attraverso la sua evoluzione,
attraverso quel primo atman che già ci conteneva.
Siamo un pò quello, e un pò quello.
Allora, riconoscere la discendenza è riconoscere la Fiamma,
che ci contiene e che noi conteniamo, contenuto e contenitore.
Se riconosco la Fiamma riconosco la mia discendenza, posso riconoscere il Padre e la Madre,
posso riconoscere Dio Padre in Tutto Ciò che E’, posso riconoscere Dio Madre in Tutto Ciò che E’.
Posso specchiarmi nella loro solida unione.
Possiamo far si che in noi, il Dio Padre e il Dio Madre si congiungano,
non è un’esperienza esterna, è interiore, se mi permetto di riconoscere la Fiamma,
cioè di riconoscere la discendenza.
Come posso riconoscere la discendenza divina se non onoro la discendenza terrena?
Una piccolissima parte di questo grande tutto, un piccolo pianeta in un immenso cosmo dei cosmi,
una piccolo terra, un piccolo granello. Siamo così piccoli, da sentirci così grandi.
Così superbi da non riconoscere nessuna discendenza, da non riconoscere la foglia nostra Madre,
la formica nostro Padre, il fratello Sole e la sorella Luna, la sorella Acqua e il fratello Pane.
Mia madre, mio padre, mio fratello,il mio vicino,il mio nemico, anch’esso parte della discendenza.
Non riconosco gli aspetti che di me hanno creato la discendenza, ogni budello, ogni viscera, ogni cellula,
ogni rivolo di sangue, ogni vena, ogni vestito, ogni particella,
la più eccelsa e la più infame, fanno parte di quella discendenza.
E l’insegnamento è riconoscere la discendenza. Qual’è quella parte di noi che risuona alla discendenza.
Qual’è quella parte di noi che dobbiamo guarire alla discendenza.
Qual’è quella parte di noi che dobbiamo onorare,che vogliamo evolvere alla discendenza.
O PadreMadre Dio Creatore di Tutto Ciò che E’, ti offro la mia discendenza in tuo nome,
in nome mio, in nome di Tutto Ciò che E’. Questo è il patto di coscienza.
l Risvegliato vede Tutto Ciò che E’ come Uno, il non risvegliato vede uno come tutto ciò che è.
Niente è disgiunto dal niente. Ciò che faccio per me, lo faccio per l’altro.
Ciò che faccio per l’altro, lo stò facendo per me stesso.
Se innaffio una piantina, sto dando da bere alla mia discendenza,
se colgo un frutto , sto dando da mangiare alla mia discendenza.
Ecco perchè è così importante vivere nella centratura del Cuore,
perchè se odio, odio la mia discendenza.
Se tradisco, tradisco la mia discendenza, e così di seguito.
E allora, se amo, amo la mia discendenza, se mi prendo cura,
mi sto prendendo cura della mia discendenza.
Ricorda, quando dirai “abbi cura di te”, sappi che stai dicendo
“una parte di Me, che sei Tu, si prenderà cura di Sè”
Quando dite al vostro uomo, alla vostra donna, “ti amo”,
state dicendo “una parte di Me, che sei Tu, si sta amando”.
Ecco perchè quella parola deve venire dal profondodel cuore, e non può essere merce.

Un altro aspetto del principio femminile è rappresentato da quell’immagine di donna
con le braccia piegate sul petto nel saluto degli Esseni e rappresenta la Maddalena,
colei che conserva la memoria del Cristo uomo.
Il Christos è un principio che in noi è presente esattamente nel nostro cuore,
poichè esso esprime l’amore incondizionato. Il Christos è il nostro cuore.
Quando vuoi ricevere la benedizione del Christos,
puoi porre le mani così come questa figura di donna.
Prova a farlo, e senti l’energia.
Sono come due sponde di un fiume, come due amanti, uno su una sponda e uno sull’altra,
e quando giunge la chiamata del cuore si congiungono nel grande flusso dell’Amore.
Il Christos ha bisogno del nostro Amore, senza l’apertura del nostro cuore, non può essere il fiume
che scorre verso il mare, i due amanti rimangono separati, uno sulla sponda e l’altro sull’altra.
Ma, anche, questo gesto indica l’Unione interiore.
Noi cerchiamo ardentemente un compagno, una compagna, per fonderci, per unirci, per Amare, …….
il Christos nel cuore significa fondersi in Sè, nella pienezza della carne, fondersi in Sè.
Solo quest’atto salvifico, che appartiene alla specie umana, può portare il nuovo Cristo in terra.
Voglio perdermi in te, dite al vostro amante….
in chi ti vuoi perdere, in cosa ti vuoi perdere, che cosa significa per te perdersi?
Voglio sciogliermi in te, liquefarmi in te,questa è transustansazione.
Prendete, questo è il mio Corpo, mangiatene tutti in memoria di Me.
Bevete, questo è il mio sangue, bevetene tutti, in memoria di Me.
Non divoriamo forse il nostro amante, non ci perdiamo in quella carne?
Qual’è questa perdita?
E’ il fondersi in Sè, poichè quando dite al vostro amante “voglio perdermi in te”,
in realtà state dicendo “una parte di Me che sei Tu, vuole perdersi in Sè”
Unisciti a lui. unisciti a lei, ama quella parte, lì arrenditi, lì perditi.
Ma fallo come se fosse un gioco, fallo come se fosse un gioco, p
oichè un’altra Maddalena porta l’immagine di una donna che suona, un violino, un mandolino.
Fallo come se tu giocassi con PadreMadre Dio,
suona lo strumento della sua anima, digli la sacralità della tua vita, giocando.
Quando mangi una mela immagina che stai mangiando il Corpo,
quando bevi del vino, immagina che stai bevendo il Sangue, e allora ogni cosa
sarà sacra, ogni cosa sarà quel calice, ogni cosa è il tuo Sacro Graal.
Per questo è richiesta la dedizione,
poichè il tuo corpo mentale, percepisce, conserva, memorizza,
incasella, scheda, archivia, rilegge, ma poi non si dedica.
La dedizione è l’atto sacro di ogni istante della tua vita.
Qui nella materia, tutti gli altri livelli non compiono un’azione, esistono.
In questo istante tu esisti contemporaneamente nel Multiverso, per infinite possibilità.
Tu esisti già lì, non stai compiendo l’azione, lì. Stai semplicemente assistendo all’Esistenza.
E’ qui, nella materia, nella densità di questo Sacro Graal che sei tu,
che puoi vivere pienamente l’esperienza della dedizione,
la sacralità della tua essenza,
attraverso ciò che fai, attraverso ciò che sei, attraverso ciò che dici,
attraverso quello che mangi,
attraverso quello che ami o non ami, attraverso il tuo sentire.
Quando pienamente sei dedito a te, potrai risorgere, là dove ti stai aspettando.
Tre quindi sono i passaggi richiesti in questa fase,
che va da questo plenilunio di Solstizio all’ 11- 11 2011:
riconoscere la discendenza in ogni cosa che tu sei
vivere il Sacro Graal della tua Essenza
chiamare il Christos che è in te, unendo gli amanti sulla sponda del fiume
Vivere l’esperienza della tua incarnazione totalmente e pienamente,
riconoscendo con gioia ciò che sei, dedicandoti a te.
La piena dedizione è il processo della tua ascensione,
non ci sono date, non ci sono numeri.

Noi ascendiamo in ogni istante, in ogni momento, ogniqualvolta ci dedichiamo.
Non aspettare nessuna data, poichè il tempo non esiste, non ci sono tempi, non ci sono numeri,
sono convenzioni, sono strutture. Dedicati a te, e sarai oltre, fallo ora.
Riuniamo di nuovo gli amanti sulla linea del fiore.
Sei consaapevole che leghiamo a te l’energia del Christos interiore,
o amata potente Presenza “Io Sono”, il cuore di Dio è in me, nel mio Essere Cristico.
Io sono il guaritore del Mondo, io sono la Luce nel Mondo,
io sono l’Amore del Mondo, poichè è in te che tutto ciò avviene.
Fai un respiro profondo, per ancorare l’insegnamento,
del Melchizedek sempre eveniente, degli Elohim stellari,
dei nostri più alti Sè, con gratitudine, con profondo amore,
con rispetto, onoro la gerarchia che voi rappresentate in questa grande sala universale.
Onoriamo i nostri divini Sè che permettono questa comunicazione, con rispetto.
Poi scendi verso la gola, con Amore,e poi sul cuore, con gratitudine.”

Darshana degli Elohim – Channeling di Meditazione